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Pagina:Salgari - Al polo australe in velocipede.djvu/93

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capitolo ix. - i banchi di kelp 85


segna otto ore e cinquanta minuti ed il sole non accenna a tramontare.

— E anche il mio! esclamò Bisby, che cadeva di sorpresa in sorpresa. Ma che paese è mai questo?....... C’è da impazzire, Wilkye.

— E perchè amico mio?

— Perchè non comprendo questo fenomeno.

— Non è un fenomeno e la spiegazione è semplicissima, mio caro Bisby. Nelle nostre regioni settentrionali, sapete perchè le giornate d’inverno si accorciano?

— Non ve lo saprei dire; non m’intendo che di carni salate.

— Semplicemente pel fatto, che allora il sole volge i suoi raggi più diretti verso le regioni meridionali situate al di là dell’equatore, le quali appunto allora godono l’estate. Il polo nord, essendo il più lontano dall’equatore e quindi anche dal sole che si trova nell’emisfero australe, in causa della rotondità della terra non può ricevere alcun raggio solare.

Infatti se Baltimora, e per conseguenza tutte le regioni situate sullo stesso parallelo, all’inverno godono dieci ore di luce, quelle più al nord ne godranno solamente nove, le altre più lontane di otto, sette e via via finchè talune non ne avranno affatto.

La stessa cosa avviene nelle regioni australi. Il sole ha passato l’equatore e si allontana sempre più dall’emisfero settentrionale scendendo verso il sud. I paesi situati al di là del circolo antartico, avranno sempre il giorno e la notte, poichè la terra gira, ma il polo che può considerarsi come il perno, rimane quasi fisso, quindi laggiù il sole, durante l’estate non tramonta mai; quando però si allontana e risale nell’emisfero settentrionale, piomba laggiù una notte orrenda che ha l’istessa durata.