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Pagina:Salgari - Duemila leghe sotto l'America - Vol. I.djvu/7

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DUEMILA LEGHE SOTTO L’AMERICA


CAPITOLO I.

L’Ingegnere Webher.

La notte del 20 Novembre 1869, mentre una fitta pioggia scrosciava sul terreno e sui tetti delle case e un vento indiavolato e rigidissimo fischiava attraverso gli spogli rami degli alberi, un vigoroso cavallo inzaccherato di fango fino al collo, montato da un uomo armato d’una lunga carabina, entrava di galoppo in Munfordsville, piccola borgata di nessuna importanza, situata quasi nel cuore dello Stato di Kentuchy dell’America settentrionale.

Se qualcuno degli abitanti avesse visto quell’individuo percorrere a quell’ora tarda e con quell’orribile tempo le vie del villaggio, non avrebbe senza dubbio esitato a rinchiudersi in casa e a sprangare la porta e le finestre per paura di aver a che fare con qualche cattivo scorridore.

Infatti quel cavaliere colla sua statura elevata, col suo cappellaccio di feltro adorno d’una piuma, col suo ampio mantello, i suoi stivaloni alla scudiera e la sua carabina, di primo colpo doveva fare sull’animo di chiunque un certo effetto.