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che banco. La nave era quasi in mezzo alla baia, quando a poppa avvenne un urto seguìto da uno scricchiolìo sinistro.

— Stiamo per toccare!... — esclamarono i timonieri.

La Garonna virò di bordo, ma nel virare il timone urtò contro una roccia a fior d’acqua, spezzandosi a metà.

— Giù le ancore! — urlò il capitano.

Le due ancore di prora furono date a fondo; la Garonna retrocesse di alcuni passi, descrivendo un semicerchio su se stessa.

— Salvi! — esclamarono i marinai.

— Non ancora, amici miei, — disse il secondo.

— E perchè? — chiese il capitano.

— Questa costa è a noi sconosciuta e chissà che là dietro quelle roccie non ci siano delle centinaia di selvaggi.

Il capitano scoppiò in una sonora risata e corse a prora.

La notte cominciava a scendere. Il capitano Parry, malgrado le preghiere del secondo, voleva recarsi a terra, ma visto che i marinai erano poco disposti a seguirlo in quell’ora, e su quella costa sconosciuta, si vide costretto a rimandare l’esplorazione all’indomani.

Temendo una qualche sorpresa notturna, fece raddoppiare gli uomini di guardia, spegnere tutti i lumi, e caricare i cannoni.

Banes e Bonga facevano parte degli uomini di guardia. Il brasiliano dopo l’ultima rissa avuta col capitano, si era rinchiuso in un silenzio feroce. A chi l’interrogava non rispondeva che a monosillabi e con ruvidezza.

Bonga visto che il brasiliano era diventato avaro di parole, lo aveva imitato.

Quella notte però volle sapere ciò che pensava il suo camerata e quali progetti stava meditando. Per alcuni istanti si mise a guardarlo, poi appoggiandogli una mano sulla spalla gli chiese:

— Amico bianco, tu sei di cattivo umore è vero? Non parli più nemmeno al tuo amico negro.

Banes si volse guardando in silenzio l’ex schiavo, come se non l’avesse compreso.

— Non mi hai capito? — chiese Bonga.

— Cosa vuoi da me? — chiese il marinaio, con accento cupo.

— Che cosa voglio? Volevo chiedervi cosa pensate della nostra situazione.

— Cosa vuoi che ti dica? Mi sembra che peggiore non potrebbe essere.

— Evvia! Non disperate; chissà che non venga il dì della vendetta e della nostra liberazione e forse prima che voi lo pensate.

— Che non disperi? — mormorò il brasiliano con ironia. — È tanto tempo che sento ripetere questa parola. Ho sperato invano per lungo tempo e ora non ho più alcuna fiducia.

— Dio punisce i malvagi, presto o tardi, Banes.