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i drammi della schiavitù 123


ambe le mani il seno come se volesse soffocare i battiti del cuore, poi riprese, mentre i suoi grandi occhi s’illuminavano d’una tetra fiamma:

– Me l’hanno ucciso i maledetti, ma Seghira non perdona no!... Vi scoprirà... dovesse ritornare in Africa... dovesse ridiventare schiava... dovesse affrontare ancora le orribili tribolazioni della catena vivente... sotto l’implacabile sferza dei pombeiros!... Ah! Me l’hanno ucciso, i maledetti!

Poi volgendosi verso il dottore, gli chiese bruscamente:

– Conoscete gli assassini?... Sì, dovete conoscerli.

– Forse, Seghira.

– Voglio sapere tutto, tutto!... – riprese ella con esaltazione.

– Quando sarai più tranquilla. Una parola, un’imprudenza, potrebbe perderti.

– Sono tranquilla, dottore, guardate; nè lagrime, nè sussulti. Appartengo ad una razza, che sa frenare i propri impulsi e che sa attendere, con pazienza del leone, che spia la preda nelle grandi foreste, il momento opportuno per la vendetta.

– Una domanda, prima.

– Parlate, dottore.

– Perchè hai lasciato solo Alvaez?

– Io!... Fu lui che mi fece trasportare sulla zattera da Niombo. Io non volevo abbandonarlo, sentivo per istinto che una sventura terribile lo minacciava, ma a nulla valsero le mie preghiere. Il pericolo incalzava, già l’acqua era comparsa nel quadro e Niombo, obbedendo al comando del padrone, mi afferrò e mi trasportò sulla zattera, balzando dal sabordo di poppa.

– Credi Niombo capace di commettere un assassinio?

– Lui!... Oh! Mai, dottore, e poi a quale scopo?

– Chissà, la gelosia, un impeto d’odio contro Alvaez per averlo strappato dalle coste dell’Africa.

– No, Niombo non odiava Alvaez e quantunque egli forse m’ami nel profondo del suo cuore, è troppo leale, troppo fiero per assassinare un uomo impotente a difendersi e poi il tempo gli sarebbe mancato, perchè quando rientrò nella cabina voi vi eravate già.

– È vero – disse Esteban. – Dunque non rimane che l’altro, ma a quale scopo? Che possa averlo prima ferito lo comprendo, aspirando a impadronirsi della nave, ma dopo, quando ormai la Guadiana era perduta? Che abbia voluto vendicarsi del licenziamento?... Che quell’uomo nutrisse un odio così feroce?... Eppure quando vide in mia mano quel brano di stoffa, è diventato orribil-