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un uomo sepolto vivo 83


— Macchinista, dei fucili e tieni la macchina pronta, — disse il capitano. — Dopo tutto non ci mangeranno. —

Intanto i canti, sempre più monotoni, continuavano verso il bosco e si udivano delle donne gridare lamentosamente.

Il capitano ed i suoi ospiti si armarono di fucili Mauser portati dal macchinista e attraversarono la piantagione di the, avanzando però con prudenza.

L’odio contro gli stranieri non doveva essersi ancora estinto, essendo troppo recente la presa della capitale da parte delle truppe europee ed americane e l’espugnazione sanguinosa di Tient-Tsin. Non bisognava quindi fidarsi troppo dei coduti figli del Celeste Impero, specialmente in una regione così lontana ormai da Pekino.

— Pare che piangano, — disse il capitano, fermandosi presso i primi pini. — Che abbiano fumato troppo oppio?

— Si vedono, — disse Rokoff, il quale si era avanzato d’alcuni passi. — Non sono che una ventina di persone e le donne formano la maggioranza. Non avremo quindi da temere un attacco da parte loro.

— Che cosa fanno? — chiese Fedoro.

— Non lo so.

— Venite, — disse il capitano.

Dinanzi a loro si estendeva una roccia, la quale dominava un burroncello coperto da pini e da grosse querce.

Il capitano e i suoi amici si arrampicarono sulla rupe, tenendosi nascosti fra fitti cespugli di nocciuoli selvatici.

In quel momento s’inoltrava nel burroncello una strana processione, la quale si dirigeva precisamente verso la roccia, dove si vedeva una buca che pareva scavata di recente.

Precedevano due cinesi che all’aspetto parevano due contadini, essendo coperti di grossolane vesti di cotone e sulle spalle portavano una cassa adorna di dorature e di qualche scultura.

A pochi passi seguiva un uomo d’aspetto ributtante, col viso privo del naso, colle labbra orrendamente contorte e le mani atrocemente incancrenite e coperte da pustole. Indossava una bella zimarra di seta azzurra a risvolti rossi, con grandi fiori gialli, aveva ai piedi zoccoletti che parevano nuovi, con alta suola di feltro e sul capo una specie di calotta di seta rossa, adorna di fiocchi.

Dietro venivano alcuni uomini e parecchie donne le quali salmodiavano dei versetti.