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i naufragatori dell'«oregon» 79


– Padrone!

– Che hai?...

– Ma... è lui, non m’inganno.

– Chi lui?

– Io conosco l’uomo che comanda il praho.

– Chi è?

– È Sunda-Matune.

– Ne so meno di prima.

– Un vecchio pirata di Lanton: abbiamo corseggiato insieme il mare per tre anni.

– Possiamo fidarci di lui?

– Lo spero.

– Non ci farà prigionieri se andiamo a trovarlo?

– Non possiamo riceverlo qui?

– Il signor Held e gli altri devono ignorare ciò che avrò da dire al vecchio pirata.

– Andiamo a trovarlo, padrone.

– Vieni, malese mio: il destino mi doveva finalmente una buona rivincita e dei milioni!


CAPITOLO X.

Abbandonati sul rottame.


Bisognava affrettarsi. Il praho non era lontano che cinquecento passi e si preparava a virare di bordo per evitare la grande rupe e abbordare lo steamer a poppa, essendo questa la parte più bassa, in causa dell’inclinazione della carena verso quel lato.

Una parte del suo equipaggio si era collocata attorno al piccolo cannone di prua, come se quegli arditi corsari avessero intenzione di servirsene, prima di lanciarsi all’abbordaggio.

O’Paddy ed il malese scesero precipitosamente in coperta, dove i loro compagni li attendevano in preda a vive inquietudini. Avevano però impugnate le armi e tutti, Amely compresa ed il piccolo Dik che si era armato del suo piccolo fucile a due colpi, parevano pronti ad