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56 emilio salgari

cati gli occhi per scoprirlo. Ehi!... Un altro tonfo!... Padron Vincenzo, fra poco lo avremo addosso.

— Sono pronto a riceverlo.

— Badate!... Hanno certi denti quei maledetti pesci!

— Ma fortunatamente la bocca è poco atta a prendere subito la preda.

— E la coda?

— Ce ne guarderemo. Ehi!... Mi pare che giunga.

— Salite sulle mie spalle, padrone.

— Tieni fermo.

Padron Vincenzo si appoggiò sul robusto dorso del pescatore, e alzandosi con una vigorosa spinta, lanciò all’intorno un rapido sguardo.

A quindici o venti passi, vide emergere bruscamente una testa che terminava in una punta arrotondata d’una tinta biancastra e più sotto una bocca semicircolare, formidabilmente armata.

— Viene — disse, lasciandosi ricadere in acqua.

In quel momento una voce lontana si fece udire:

— Vincenzo!...

Era la voce del dottore.

— Aspettiamo il mostro, signor Bandi! — rispose il pescatore.

— L’avete veduto?

— Sì, e sta per darci addosso.

— Non perdetevi d’animo.

— Ne abbiamo abbastanza del coraggio. Non temete, dottore.

Poi volgendosi verso Michele, disse con voce calma:

— Guardati dalla coda e vibra il colpo sicuro.

Il pescecane aveva già fiutata la preda e s’avanzava verso i due pescatori, con una certa prudenza, però. Pareva che volesse prima conoscere un po’ da vicino i suoi avversari.

Non era uno di quei grandi squali che si vedono sovente nell’Oceano Indiano, veri mostri che misurano talvolta perfino otto metri di lunghezza e che hanno certe bocche da contenere un uomo ripiegato in due.

Era molto se toccava i tre metri e mezzo, misura ordinaria di quelli che frequentano il Mediterraneo; però non era un avversario da disprezzarsi; anzi era ancora molto temibile.

Se non hanno dimensioni eguali a quelli che vivono negli oceani, anche quelli del nostro Mediterraneo hanno una passione spiccata per la carne umana e per procurarsela non esitano ad affrontare la lotta.

La loro forza è straordinaria ed il loro coraggio rasenta la pazzia. Anche se piccoli non esitano a scagliarsi contro l’imprudente che osa bagnarsi al largo o contro il disgraziato marinaio che accidentalmente cade dal bordo della nave.

I due pescatori, che prima erano stati marinai, lo sapevano, e perciò si tenevano in guardia, pronti a respingere l’attacco.

Lo squalo era ormai vicino. Nuotava attorno a loro solcando dolcemente le acque luminose, senza produrre rumore. Le sue larghe pinne s’agitavano appena appena e la sua possente coda, rimaneva quasi immobile. Pareva che volesse sorprendere la preda.