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156 capo xv.


Fortunatamente la scialuppa era alta di bordo ed i coccodrilli non potevano superarla e a rovesciarsi nell’interno, ma cercavano di riuscirvi colle code o di sfasciarla tentando di azzannarla. Wan-Horn e il capitano, armati di scure, non li lasciavano avvicinarsi troppo e ogni testa che appariva sui bordi ricadeva fracassata, mentre Hans e Cornelio, ritti sui banchi, avevano riprese le armi, scaricandole in quelle enormi gole.

Quella difesa accanita, quelle detonazioni, quei lampi, quelle grida, parvero sconcertare gli assalitori, i quali si decisero a retrocedere verso i margini del banco, ma senza abbandonarlo però.

Cinque di loro giacevano distesi sulla sabbia e altri tre, feriti gravemente, fors’anche mortalmente, si dibattevano in preda a spaventevoli convulsioni.

I naufraghi, ripresi i fucili, avevano ricominciato il fuoco. Incoraggiati dal primo successo, cercavano ora di respingere nel fiume i sauriani, i quali invece, parevano più propensi a rinnovare l’assalto.

— Non perdete colpo, disse il capitano. Se possiamo resistere ancora dieci minuti, la scialuppa lascerà il banco.

— È già tutto coperto, disse Cornelio. La marea monta rapidamente.

— Ma quei coccodrilli non si decidono ad andarsene disse Wan-Horn. Ecco un altro che torna all’assalto.

— A voi, ragazzi! gridò il capitano.

Due spari echeggiarono formando quasi una sola detonazione. Il sauriano fece uno scarto che lo portò sull’orlo del banco, poi rotolò nel fiume scomparendo sott’acqua.

Gli altri, che parevano indecisi, retrocessero, ma poi tornarono all’assalto urtandosi e accavallandosi confusamente, decisi a finirla colle prede umane. Già stavano per raggiungere la scialuppa quando questa, che da qualche istante subiva delle oscillazioni, sollevata dalla marea, si spostò fuggendo attraverso al banco.

— Galleggiamo! gridò Cornelio.

— Ai remi, Horn! gridò il capitano, scaricando il suo fucile in mezzo alla banda di coccodrilli.

Il marinaio, il chinese ed Hans afferrarono i remi e si misero ad arrancare disperatamente, dirigendo la scialuppa