Pagina:Salgari - I pescatori di trepang.djvu/177

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fra le frecce ed il fuoco 175


minati, un terzo fuggì urlando e andò a cadere in mezzo un cespuglio poco discosto, e gli altri ritornarono precipitosamente nel bosco, salutati da altre due fucilate.

— Hanno del coraggio, quelle canaglie! esclamò Wan-Horn. Speriamo però che ne abbiano abbastanza delle nostre palle per ora. Se continuavano a lavorare di sciabole, facevan capitombolare la nostra gabbia.

— Non c’è pericolo, marinaio, disse il capitano. Vi sono almeno duecento pali da tagliare e prima che li recidano tutti li distruggeremo.

— Credete che non ritentino l’attacco?

— Dopo questa seconda lezione spero che non oseranno avvicinarsi ancora. Corichiamoci sulla piattaforma e teniamoci pronti a mandare un’altra grandinata di palle, se tornano a mostrarsi.

Si sdraiarono dinanzi alle porte tenendo a fianco i fucili e attesero.

I pirati non abbandonavano la foresta che li proteggeva, ma non si erano allontanati, poichè di tratto in tratto si udivano le loro voci e di quando in quando qualche freccia saliva in aria, ma senza giungere fino alla casa aerea.

Senza dubbio ne avevano avuto abbastanza delle palle degli assediati e si erano accampati fra i tronchi d’albero per impedire ogni tentativo di fuga. Probabilmente contavano di costringerli alla resa colla fame, piano più sicuro e di esito certo, poichè i naufraghi non potevano durare a lungo senza un sorso d’acqua.

La notte trascorse senza che i pirati rinnovassero il tentativo e senza che gli assediati riaprissero il fuoco, volendo economizzare le munizioni, quantunque avessero un migliaio di colpi da sparare.

Quando il sole apparve, illuminando le foreste circostanti, la situazione non era cambiata. I pirati si udivano sempre a chiacchierare, ma si erano affrettati a porsi in salvo dietro ai grossi tronchi degli alberi.

— La va male, disse Wan-Horn. Se questo assedio continua, non so come potremo resistere senza un sorso di acqua.

— Se ci fosse qualche stagno in questa pianura, proverei a discendere, disse Cornelio. Comincio ad essere annoiato di questa prigionia, Horn.