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88 capo ix.


Da quella direzione soffiavano, ad intervalli, delle folate di vento caldo provenienti senza dubbio dalle ardenti regioni del continente e forse da quel grande deserto di pietre che occupa buona parte di quella grande terra.

Anche il mare cominciava ad agitarsi e le sue onde perdevano la loro brillante tinta azzurra, diventando giallo-sporche e si coprivano di spuma.

Alle sette di sera, mentre il sole radeva già l’orizzonte, verso il sud cominciarono a rullare i primi tuoni e qualche lampo guizzò in mezzo alle masse vaporose. Il vento quasi subito accrebbe di violenza, fischiando fra il sartiame e l’alberatura della nave, sollevando delle forti ondate le quali si cozzavano fra di loro con cupi muggiti.

— Brutta notte, disse il capitano a Cornelio e ad Hans che osservavano l’avanzarsi delle nubi. Fortunatamente il golfo di Carpentaria è ampio e non ha dei banchi pericolosi che intorno alle isole Edward Pellew ed i frangenti e le scogliere corallifere dello stretto di Torres sono assai lontane.

— Prendiamo terzaruoli, zio?

— Sarà cosa prudente il farlo. Aiutatemi, giovanotti, ed anche tu, Lu-Hang.

Le rande, che avevano uno sviluppo notevolissimo, potevano sbandare la giunca al punto da farle imbarcare acqua sul tribordo, se la loro superficie non veniva diminuita ed il vento aumentava.

Il capitano ed Hans s’affrettarono a prendere terzaruoli sulla vela di trinchetto e Cornelio ed il chinese su quella di maestra. Questa manovra che consiste nell’abbassare il picco, ossia il pennone superiore, dopo d’aver imbrogliate le due vele triangolari superiori, chiamate contro-rande, e nell’annodare delle cordicelle, diminuendo la superficie delle vele inferiori di una metà o di un terzo, fu tosto eseguita, malgrado le furiose scosse che subiva la giunca ed i soffi impetuosi del vento.

La nave, che era fortemente inclinata sul tribordo, si raddrizzò alquanto, ma subito ricadde mentre nella stiva si udiva un sordo muggito.

— Cos’è? chiese il capitano, stupito ed inquieto. Avete udito voi?

— Sì disse Cornelio, che tendeva gli orecchi. Ho udito