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176 Capitolo Venticinquesimo.

Il selvaggio era già salito a bordo ed era andato a strofinare il suo naso contro quelli dei pirati, manifestando una viva gioia nel rivederli.

— Tra bricconi si va d’accordo, — disse Cyrillo. — Chissà quante birbonate hanno commesso insieme.

Strong prese il selvaggio sotto il braccio e lo condusse verso prora parlando animatamente. Certo non desiderava che i prigionieri assistessero al colloquio, essendo stato informato che Sao-King comprendeva la lingua dei tonghesi.

— Signor Cyrillo, — disse Vargas, con voce inquieta. — Che Strong miri a sbarazzarsi di noi? Se voleva chiedere solamente dei viveri, poteva parlare in nostra presenza.

— Avrebbe potuto farlo prima, — rispose il peruviano. — Se non l’ha fatto allora, possiamo essere tranquilli.

— E poi siamo troppo necessari, — disse Ioao.

— Sì, ma fino a quando? — disse l’argentino, la cui fronte si era annuvolata. — Credete che poi ci mettano in libertà? Io ho i miei dubbi.

— Se potessimo sbarazzarci di costoro, — mormorò Sao-King.

— Ci vorrebbe l’incontro d’una nave da guerra, — rispose l’argentino.

— Ed in quest’oceano sono rare, è vero? — disse Cyrillo.

— Pur troppo, signore. Tuttavia se ne incontrano talvolta lungo le coste australiane. Ho però un progetto.

— E quale?

— Di gettare in mare parecchie bottiglie con qualche buon documento nell’interno che spieghi la nostra prigionia e la nostra pessima situazione. Se potesse qualcuna venire raccolta da un vascello da guerra, la nostra liberazione sarebbe certa.

— Un mezzo poco pratico, Vargas, — disse Cyrillo.

— Talvolta riesce, signore.

— Bisognerebbe sapere dove questi pirati hanno il loro covo.

— Lo sapremo.

Intanto Strong aveva terminato il suo colloquio ed il selvaggio, dopo d’aver bevuto un bicchiere di wisky e d’aver ricevuto in regalo alcuni chiodi e degli stracci variopinti presi nelle casse dell’equipaggio, era ridisceso nella sua piroga.

— Avremo viveri ed acqua, — disse il pirata, volgendosi verso i prigionieri. — Il nostro viaggio è assicurato.

— E l’albero? — chiese l’argentino. — La nostra nave non può intraprendere una così lunga navigazione in queste condizioni.

— Porteranno legname in abbondanza che poi noi lavoreremo. Uno dei miei uomini andrà a terra a scegliere le piante che meglio ci converranno.

— Non vi fidate di me?