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6 Capitolo primo


la donna bianca.... Teresita.... colei che me lo ha rapito.... Correva.... correva la fumante cannoniera fra i lampi e le folgori.... fuggiva verso una terra che sorgeva sul fosco orizzonte.... poi non l’ho più veduta.... Ov’è andata?... Io tremo domandandomi ove sia scomparsa.... tremo per lui che irradiava attorno a sè la sventura.... Ah!... Me lo aveva detto un giorno.... sul campo di Salitran, e la povera Than-Kiù non ha mai dimenticato quelle funeste parole.... Quante sventure!... No, Romero non si era ingannato!... Doveva tornare fatale a me.... e ad Hang-Tu.... —

La giovane chinese si era interrotta. Un singhiozzo le aveva soffocata la voce, mentre quei begli occhi si riempivano di lagrime.

— Taci, padrona — disse Sheu-Kin. — Perchè evocare quei tristi ricordi che ti straziano il cuore?... —

Than-Kiù non rispose, ma poco dopo riprese, con accento di terrore:

— Oh!... L’orribile sogno!...

— Tu non devi credere ai sogni, Than-Kiù. Non sono che visioni create dalla fantasia.

— Oh!... Than-Kiù credeva anche agli astri.... e non si è ingannata. La stella della donna bianca l’aveva veduta sorgere tutte le sere più brillante, mentre la mia appariva sempre più pallida, e l’ho veduta quella notte fatale scintillare d’una luce intensa, mentre quella del Fiore delle perle tramontava in mare.

L’hai veduto, Sheu-Kin, se il presagio era errato? Quella notte doveva perderli entrambi: lui e Hang!... Quanta desolazione regna intorno a me ora!... E non rivedrò più mai nè l’uno, nè l’altro!... Sarebbe stato meglio che le palle degli spagnuoli avessero infranto anche il Fiore delle perle.... Sarei spirata felice, sul petto di mio fratello, fra il sangue degli eroi della libertà ed il mio spirito vagherebbe ora sulle rive del mio Fiume Giallo....

— Taci, Than-Kiù.... — disse Sheu-Kin, con voce singhiozzante. — Allontana quei lugubri ricordi. —

Than-Kiù era ritornata muta, ma pareva che il suo sguardo seguisse qualche cosa, come una visione che le fuggiva dinanzi e che ascoltasse con viva attenzione.

Rimase alcuni istante immobile, poi chiese colla voce alterata:

— È il mare che mugge?...

— No, Than-Kiù — disse Pram-Li. — Il golfo è tranquillo e liscio come uno specchio.

— Mi pareva di udire le onde infrangersi contro alle scogliere. Non m’inganni tu?...

— No, Than-Kiù: guarda!... —

Il malese, con una stratta, aveva aperte le tende di seta azzurra