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Un documento prezioso 135


Buona notte: Ursoff vi aspetta per offrirvi una tazza di the bollente. —

Ciò detto il capitano si diresse verso la poppa e si curvò sulla bussola, che era illuminata per di sotto da un lumicino e la osservò attentamente, confrontandola con un’altra più piccola che un marinaio gli aveva portato.

— Nessuna deviazione, — mormorò, con aria soddisfatta. — Tutto va bene. —

Si avvolse in un pesante cappotto fornito d’un ampio cappuccio, accese un sigaro e si sedette dietro la bussola, tenendo gli sguardi fissi sulla rosa dei venti.

Lo Sparviero continuava intanto la sua fulminea corsa, fendendo l’aria gelata coll’impeto di un proiettile.

Le sue immense ali e le eliche funzionavano rabbiosamente, imprimendo al fuso un fremito sonoro e facendo oscillare i piani orizzontali, attraverso i cui telai il vento sibilava su diversi toni.

L’indomani, lo Sparviero che si manteneva a millecinquecento metri d’altezza, filava già al di sopra del Baltico, il quale era coperto da una foltissima nebbia.

Nei giorni seguenti non cessò la sua corsa velocissima, attraversando la Danimarca meridionale, sfiorando le coste della Germania e dell’Olanda, passando sempre inosservato, poichè i mari e le terre erano quasi sempre coperte di nebbia.

Anche la Manica fu attraversata con egual fortuna. Solamente nel golfo di Guascogna i figli dell’aria scorsero un paio di velieri ed un piroscafo che fumava dirigendosi, a quanto pareva, verso la foce della Loira, ma il capitano fu lesto a cacciare il suo Sparviero in mezzo alle nubi ed a scomparire.

Ventiquattro ore dopo, verso il tramonto, avvistavano il temuto capo Finisterre e piegavano quasi subito verso il sud seguendo, a grande distanza, le coste del Portogallo.

Anche in quelle acque scorsero qualche nave, ma si trovavano ad una così grande altezza, da non poter distinguere se erano velieri o transatlantici, poichè non apparivano più grossi di un canotto.

Trentasei ore più tardi, anche le coste occidentali dell’Africa sparivano dall’orizzonte e lo Sparviero s’inoltrava nell’immenso Oceano Atlantico muovendo verso le Canarie.