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I misteri dell’Inaccessibile 205


— È impossibile, signor Rokoff, — rispose il timoniere. — Non vi è alcun cornicione sotto di noi e non siamo degli uccelli.

— Allora siamo prigionieri.

— Non abbiamo ancora esplorata questa sala, — disse l’ingegnere. — Deve esserci qualche altro passaggio. Vediamo prima di tutto da qual parte sono cadute tutte queste macerie. Da queste finestre non devono essere scappati quei signori che ci bombardarono.

Seguitemi, amici. —

Ritornarono sui loro passi e si fermarono là dove era franato in seguito allo scoppio delle due mine e scorsero, non senza stupore, che in quel luogo si apriva una specie di pozzo o meglio di enorme tubo, le cui pareti erano in parte crollate.

Rokoff, alzando una candela, potè scorgere un po’ sopra della vôlta, gli avanzi d’una scala la quale saliva in forma di spirale.

— Signori, — disse, — l’uscita è trovata. Basta guadagnarcela. —