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208 Capitolo XVII.


— Dunque, ingegnere? — chiese Rokoff, il quale respirava a pieni polmoni l’aria libera dell’Atlantico, tenendosi curvo innanzi per resistere alle raffiche furiose che lo investivano da tutte le parti.

— Io mi domando se sogno o se sono desto, — rispose Wassili.

— Ed anch’io, signore, — disse Ursoff. — Ecco un Inaccessibile diventato accessibile alle nostre gambe.

— Mercè l’opera meravigliosa di chissà quali corsari, poichè questo è stato un lavoro compiuto dalla mano umana. Tuttavia ciò non mi stupisce, perchè, come vi ho detto, una volta i pirati abbondavano nell’Oceano Atlantico, non meno dei famosi filibustieri che si erano invece annidati nelle isole del golfo del Messico e che...

— E che? — chiese Rokoff che lo ascoltava con vivo interesse.

L’ingegnere era rimasto muto. Curvo innanzi, con ambe le mani tese al di sopra delle sopracciglia per ripararsi gli occhi dai riflessi accecanti dell’oceano percosso dai primi raggi del sole, il quale si era aperto un varco attraverso le sempre tempestose nubi, guardava attentamente in direzione di Tristan.

Un punto oscuro era comparso al di sopra della nebbia che avvolgeva l’isola e pareva che si dirigesse verso l’Inaccessibile, ingrandendo rapidamente.

— È lui!... — esclamò ad un tratto, rialzandosi violentemente.

— Chi, lui? — chiesero ad una voce il cosacco ed il timoniere.

— Lo Sparviero!...

— Sognate, signore?

— Viene da Tristan e si dirige verso di noi. Signor Rokoff, è carico il vostro mauser?

— Ha otto cartucce nel serbatoio.

— Fate fuoco subito, senza risparmio di munizioni. Là, guardatelo!... Si avanza con velocità fulminea!...

— Per le steppe del Don!... — urlò il cosacco. — È proprio lo Sparviero. Questo si chiama avere una fortuna indiavolata!

Alzò il fucile che teneva fra le mani e sparò, uno dietro l’altro, otto colpi, precipitosamente.

Dallo Sparviero risposero con tre colpi pure sparati frettolosamente. La macchina volante si era innalzata per raggiungere la cima dello scoglio. Tutte le sue eliche giravano furiosamente, le orizzontali specialmente.