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312 Capitolo VIII.


Il timone era stato portato via e non rimaneva che la ruota, intorno alla quale stava inciso e dipinto in azzurro un nome:

Nicaragua.

— Pare che questo veliero appartenga a qualche repubblica dell’America centrale, — disse Boris.

— Che l’equipaggio si sia salvato colle scialuppe? — chiese Rokoff. — Non ne vedo nemmeno una appesa ai paranchi delle grue.

— Scendiamo nel quadro, — disse Wassili. — La nave beve e potrebbe mancarci da un momento all’altro sotto i piedi. —

Attraversarono la tolda e scesero la scala di poppa, giungendo nel salotto del comandante e tosto si arrestarono mandando un grido d’orrore.

Un uomo, dalla pelle quasi olivastra, di statura imponente, con una lunga barba nera, stava disteso sopra un divano.

Aveva gli occhi spaventosamente sbarrati, i lineamenti magrissimi, e stringeva ancora fra i denti un osso spolpato, che pareva una tibia umana.

La sua morte non doveva datare da molto, poichè tramandava appena un po’ di odore di carne in decomposizione.

— Morto? — chiese Rokoff, facendo un passo indietro.

— Divorando forse l’ultimo pezzo di carne umana, — rispose Boris. — Qui deve essersi svolto qualche orribile dramma.

Passiamo nel frapponte. —

La porta era aperta. I tre uomini, profondamente impressionati per quella scoperta, s’inoltrarono nel frapponte. Percorsi pochi passi furono costretti a fermarsi.

Non si sentivano più il coraggio di andare avanti e di proseguire l’esplorazione della nave.

Tre scheletri, del tutto scarnati, giacevano accanto ad una botte sfasciata. A due mancavano le gambe e le braccia.

Più lontano si vedevano altri uomini rovesciati al suolo, tutti spaventosamente magri. Alcuni tenevano fra le mani rattrappite dalle ultime convulsioni dell’agonia dei coltelli lordi di sangue rappreso.

— Fuggiamo, — disse Wassili. — Qui non vi sono più esseri viventi.

— E la nave affonda, — disse Rokoff.

Lo scafo infatti cominciava a dondolarsi pericolosamente e, attraverso le fessure del frapponte, l’acqua già filtrava formando delle pozze che rapidamente si allargavano.