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capitolo viii. — il deserto d’amargoza. 181

dopo superarono i monti Telescopio, salendo e scendendo per certi stretti cañon ricchi di vegetazione e di ruscelli.

Rinnovarono le provviste d’acqua, essendo vicini al deserto d’Amargoza, ed incerti di trovarne al Rio delle Fornaci, che è quasi sempre asciutto.

Attraversata una vallata brulla, sprovvista di piante e quindi di selvaggina, piegarono verso i monti Funeral, le cui cime aride e nere spiccavano sinistramente sull’orizzonte.

Con molta fatica poterono varcare quella catena, che al pari di tutte le altre scorre dal nord al sud, ma che mancava di valli e di sentieri. Gli animali, che su quegli aridi pendii non trovavano nemmeno un filo d’erba, soffrirono la fame.

Fortunatamente sui versanti orientali Sanchez scoprì una valletta inaffiata da un magro torrente, ma coperta di un fitto strato di erba. Ne fece raccogliere quanta più potè, caricando muli e cavalli, poi ripartirono addentrandosi nel deserto d’Amargoza.

Questo deserto si estende dai monti Funeral fino alle rive del Rio Virgin, affluente del Colorado. È composto di sabbia, d’argilla e di sale; ma non si creda che sia arido come i deserti dell’Africa. Quantunque le erbe da pastura manchino quasi del tutto e non si trovino fiumi perenni, pure crescono qua e là delle piante che sono di una grande utilità, sia per l’assetato viaggiatore come per gli affamati animali, e s’incontrano delle catene di monti, fra le quali quella della Spring, e delle alture isolate nei cui cañon cresce qualche po’ di vegetazione, specialmente nell’autunno e nella primavera. Nell’estate, però, tutto si dissecca e non si trova un filo d’erba.

La carovana si mise in marcia lentamente, essendo il terreno cedevole per le sabbie che lo coprivano, e quindi molto faticoso, sia per gli uomini che per gli animali.

Quantunque la stagione fosse assai inoltrata, faceva ancora caldo, ed il sole, riflettendosi su quelle sabbie mescolate al sale, feriva gli occhi cagionando spesso degli acuti dolori alla retina. Nessuna però si lagnava, e proseguivano il viaggio cercando di affrettare il passo.

Quel primo giorno percorsero oltre venti miglia, non avendo