Pagina:Salgari - Il re della prateria.djvu/85

Da Wikisource.

capitolo ix. — combattimento a bordo, ec. 79

mico che stava per fuggire. La nave negriera era tornata al vento e si allontanava velocemente dalla goletta, che si era arrestata come un uccello a cui è stata rotta un’ala.

Il comandante inglese, furibondo per lo scacco sofferto, mentre ormai si credeva di tenere in sua mano la pelle di tutti quei negrieri, lanciò un’altra bordata colla speranza si spezzare il timone alla nave fuggente e di fracassarle gli alberi; ma le palle non colsero tutte nel segno. Una penetrò nel quadro di poppa devastando la cabina del barone, la seconda spezzò la dolfiniera dell’albero di bompresso e le altre due attraversarono il ponte forando uno straglio.

La batteria del negriero rispose subito, come pure rispose il cannone da caccia del cassero; ma ormai la distanza era tale da non poter constatare i danni sofferti dalla goletta da quella seconda scarica. Qualche palla doveva però aver colto nel segno e prodotto qualche nuovo guasto, poichè si udirono gl’Inglesi mandare urla di furore.

— Buon viaggio! — gridò il capitano Nunez, dall’alto del ponte di comando, volgendosi verso il legno da guerra che a poco a poco rimpiccioliva. — Venite ora a cacciare il naso negli affari del signor Fernando Nunez di Cadice, come mi chiamava ironicamente il vostro defunto ufficiale. —

Una voce lontana rispose:

— Ci rivedremo!

— Magra speranza, — disse Nunez volgendosi verso il barone, che lo aveva raggiunto.

— Che abbiano intenzione di continuare la caccia?

— L’intenzione l’avranno di certo, signor di Chivry; ma quando saranno in grado di rimettersi alla vela, noi saremo tanto lontani da non temerli più.

— Occorrerà molto tempo per riparare i loro danni?

— Quelle navi là hanno a bordo tutto il necessario, alberi di ricambio, vele di ricambio e abili carpentieri, senza essere costrette di ricorrere ai cantieri di terra; ma prima di tre giorni la goletta non sarà in caso di riprendere la caccia. In questo frattempo, se il vento non diminuisce, noi avremo un vantaggio di quattrocento miglia, e più.