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capitolo x. — il golfo del messico. 85

— Dove ci troviamo ora? — chiese il barone.

— All’altezza delle Piccole Antille. Fra poche ore avvisteremo la Barbada.

— Meglio così! —

Poi ricadde nel suo silenzio, si prese la testa fra le mani e non parlò più.

L’Albatros, intanto, navigava a gonfie vele verso il nord-ovest, avvicinandosi all’arcipelago delle Antille, il quale forma una grande barriera che si estende dinanzi al così detto Mar Caraibo, fra l’isola di Portoricco, che si trova sotto il 18° parallelo, e l’isola della Trinità, che è presso la foce dell’Orenoco, il grande fiume della regione venezuelana.

Filava con una velocità di sette nodi all’ora, quasi fosse ansioso di frapporre fra sè e la piccola nave da guerra il maggiore spazio possibile. Se continuava a procedere così, non doveva tardare a scoprire le prime isole, la cui vicinanza si faceva sentire da un’aria più profumata e da un clima più mite.

Alle sette di sera un marinaio di guardia segnalava una terra.

Era la Barbada, una delle prime isole che s’incontrano venendo dall’est, essendo la più avanzata dell’intero arcipelago, non considerando quella di Fonseca, che si trova tanto più innanzi da non doverla comprendere nel gruppo.

La Barbada è una delle mediocri, in fatto di estensione, non avendo che una lunghezza di ventotto chilometri su una larghezza di venti e una popolazione di circa 130,000 anime, per la maggior parte composta di antichi schiavi trasportati dall’Africa. Come importanza però, e come ricchezza, viene citata fra le migliori dell’arcipelago, quantunque la terribile insurrezione degli schiavi del 1816, che costò fiumi di sangue e causò tante devastazioni, l’avesse in parte rovinata.

Scoperta dai Portoghesi pochi anni dopo lo sbarco di Cristoforo Colombo sulle isole del golfo messicano, passò nel 1626 nelle mani degli Inglesi, i quali fecero ogni sforzo per renderla più bella e più produttiva. Ora conta una bella capitale, che si chiama Bridgetown, popolata da circa 20,000 anime, con una cittadella, un collegio, forti, caserme, e un porto così ampio, da contenere oltre