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38 la città dell'oro

— Orsù, dottore, — disse Alonzo, — si tratta di visitare la famosa Manoa.

— Lo so.

— E di diventare milionari.

— Lo comprendo.

— E di fare un viaggio in regioni ancora vergini, — aggiunse don Raffaele.

— L’attrattiva è potente, ma... vi fidate voi di quell’indiano?... Non ci tradirà?... Sapete che nell’Alto Orenoco abitano tribù bellicose che non hanno mai piegato il collo al giogo spagnolo e che divorano i prigionieri di guerra?

— Yaruri non ci tradirà, Velasco, — disse don Raffaele. — Lo guida la vendetta e per compierla ha bisogno dell’aiuto degli uomini bianchi. Orsù, avete finito le vostre osservazioni?

Il dottore riempì i bicchieri ed alzando il suo disse:

— Beviamo alla buona riuscita del viaggio.

— Finalmente!... — esclamò don Raffaele. — Ecco guadagnato un compagno che vale una miniera. Non perdiamo tempo: è mezzanotte e all’alba partiremo. Andate a riposare alcune ore, mentre io vado a fare i preparativi.

— Dormiremo domani, — disse il dottore. — Vi aiuteremo, don Raffaele.