Pagina:Salgari - La Sovrana del Campo d'Oro.djvu/184

Da Wikisource.

stani, guidati da quegli impareggaibili cavalieri, scendevano senza esitare, puntando fortemente gli zoccoli.

Il calore, man mano che la banda scendeva, aumentava rapidamente, perchè nel fondo del Gran Cañon regna una temperatura degna del Sahara africano. L’aria poi diventava così soffocante che i prigionieri respiravano con gran pena.

— Dove ci conducono questi animali? — gridava Blunt. — All’inferno forse? Se continuiamo ancora noi cuoceremo come bistecche!

L’Orso Valente il quale temeva che quelle grida, ripercosse dall’eco, cagionassero qualche frana, lo invitava ruvidamente a chiudere la bocca, ma l’incorreggibile chiacchierone rispondeva allora con una sfilza d’insolenze.

— Brutti rettili! Lasciateci andare pei nostri affari! Siete dei banditi peggiori di quelli che si rimorchia il Re dei Granchi! Che l’inferno od il Gran Cañon v’inghiottano tutti! Io me ne rido delle capigliature che ornano i vostri mocassini, musi rossi! Non mi fareste paura se avessi una rivoltella fra le mani.

Solo uno sguardo di Annie riusciva a calmare il bollente giovane, il quale tuttavia non cessava anche dopo di brontolare.

Dopo due ore di marcia, la banda giungeva finalmente, coi cavalli mezzo rattrappiti da quegli sforzi prodigiosi, nel fondo del Gran Cañon.

L’Orso Valente, ritenendosi ormai sicuro da ogni inseguimento, lasciò che i mustani galoppassero fin sulla riva del Rio Colorado, coperta di palme, di nocciuoli selvatici, di cactus giganteschi e di alberi di romice, che spandevano un’ombra sufficientemente fresca; poi diede il segnale della fermata.

Quattro o cinque indiani tagliarono dei rami, che piantarono profondamente nel suolo umido, e vi legarono i prigionieri, senza liberarli dai lacci che stringevano loro le braccia; gli altri misero in libertà i cavalli perchè pascolassero.

— Oh! Mia povera Annie! — esclamò Harris, quando furono soli. — Quale sciagura è piombata su di noi!

— Non si è sempre fortunati, amico, — rispose la valorosa fanciulla.

— D’altronde, — aggiunse lo scrivano, — non siamo ancora morti. Credete proprio che questi selvaggi ci strappino la pelle? A me non sembrano così feroci come me li avete descritti.

— È la nostra capigliatura che è in pericolo, Blunt.

— Si può vivere anche senza.

— Egoista, — disse Annie, sforzandosi a sorridere. — Non pensate alla mia.

— Perdonate, miss, ma io ho udito raccontare che gl’indiani