Pagina:Salgari - La Sovrana del Campo d'Oro.djvu/85

Da Wikisource.

LA SOVRANA DEL CAMPO D'ORO 79

degl'indiani ben diversi, con ornamenti di penne, mocassini, scuri di guerra. Solo l’arco hanno lasciato da parte per la carabina, o meglio pel rifle, di cui si servono benissimo. Quelli hanno sdegnosamente respinti gli effetti della civiltà e si mantengono ancora indipendenti. Sono i più formidabili guerrieri di utta l’America del Nord, superiori anche ai Sioux ed ai Comanci.

— Ancora numerosi? — chiese Annie.

— Sì, perchè le loro tribù non si combattono nè si distruggono a vicenda, ed hanno sempre rifiutata l’acqua del diavolo, ossia il whisky, che è stato fatale ai loro confratelli del Nord e dell’Est.

— E’ vero, signor Harris, che tutte le altre tribù scemano con rapidità incredibile?

— Anzi, scompaiono totalmente, — rispose Harris. — Molte tribù che un tempo erano formidabili e potevano mettere in campo perfino diecimila guerrieri, come i Mandani, non esistono ormai più. Guardate: nel 1866 gl’indiani ancora indipendenti, che non vivevano cioè sotto la protezione di certi Stati, erano circa 300.000. Oggi questa cifra è enormemente ridotta.

— Chi li ha distrutti? — chiese Blunt.

— Le lotte intestine innanzi tutto, poi la fame, dato che non posseggono più territorî abbastanza vasti da poter vivere di caccia, le bevande alcooliche e le malattie introdotte dagli uomini della nostra razza.

D’altronde, la legge graduale della scomparsa dell’indiano è sempre la stessa, che si è osservata presso tutte le tribù barbare venute a contatto coll’uomo civile.

La barbarie e la civiltà non possono camminare l’una vicina all’altra. All’uomo rosso la natura aveva fatto dono d’un campo immenso. maggiore di quelli dati ad alcun’altra nazione, per fecondarlo e popolarlo. In queste regioni del Grande Ovest e del centro si trovano le più estese pianure, le più belle praterie, le più folte foreste, le acque più limpide, i laghi più vasti.

La natura, generosa e paziente, lasciò al pelle-rossa il tempo necessario per trarre profitto da tutti quei tesori, ma l’indiano non volle piegarsi alla dura necessità del lavoro, che è la legge dell’umanità; non volle scavare il suolo e renderlo ubertoso coi suoi sudori.

Le pianure e le foreste egli non le ha utilizzate che per la caccia, e le acque per una povera pesca. Finalmente, come se la natura si fosse stancata, giunse l’uomo bianco che portò su questo vasto continente una energia ed un ardore indomabili, e quel giorno segnò la fine della razza rossa.

— Si può compiangerli, ma non si può accusare che loro stessi della loro sconfitta e della loro scomparsa non lontana, — disse Annie.