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LA SOVRANA DEL CAMPO D'ORO 83


Aveva però armata la sua piccola carabina americana, pronta ad accorrere in aiuto dei suoi amici, se ve ne fosse stato bisogno.

I cow-boys, tre bei giovani di forme tarchiate, che indossavano il loro pittoresco costume mezzo messicano e mezzo indiano, abituati già a quelle pericolose cacce e sprezzanti d’ogni pericolo, si erano messi alla testa del drappello, dicendo:

— Chi non è lesto, ritorni al treno.

— Veniamo tutti, — avevano risposto i minatori.

— Avanti, e quando io lo comanderò, gettatevi al suolo — disse uno dei tre.

Poichè le erbe erano assai alte ed in quel punto crescevano numerosi cactus a boccia, il drappello poteva facilmente accostarsi alle colonne dei bisonti senza venire scorto e nemmeno fiutato: il vento era infatti in loro favore e soffiava dalla parte dei ruminanti.

I cacciatori, giunti a duecento passi, si imboscarono in mezzo ai cactus, poi, i tre cow-boys, l’ingegnere e lo scrivano si allungarono fra le erbe, armando i rifle e raccomandando ai minatori di non fare, per il momento, uso delle loro rivoltelle, poichè i bisonti non erano ancora a tiro per quel genere d’armi.

I bisonti continuavano a sfilare lentamente, senza dare segno alcuno d’inquietudine. Solamente qualche vecchio maschio, più sospettoso, usciva di quando in quando dalle file per guardare il treno, che rimaneva sempre immobile a mezzo chilometro, coi fuochi semispenti.

— Mirate le femmine ed i vitelli e lasciate in pace i maschi, — disse il più anziano dei tre cow-boys. — Se ci caricano, lasciateli fare, e non scappate se non quando avrete esaurite le cartucce delle vostre rivoltelle. Scegliete il vostro capo, riflemen.

I cinque uomini puntarono le carabine mirando chi una femmina e chi un vitello, poi cinque spari rimbombarono a breve distanza l’uno dall’altro. Due femmine ferite si misero a fuggire all’impazzata muggendo, mentre tre vitelli cadevano dietro la prima linea dei maschi.

Udendo quelle detonazioni, una viva agitazione si manifestò fra le colonne. Le prime linee si sbandarono, rovesciandosi verso il grosso, urtandosi e spargendo la confusione anche fra gli altri branchi; sette od otto maschi invece, di taglia colossale, rimasero al loro posto, annusando l’aria e scuotendo le loro teste massicce, armate di corna formidabili.

— Ricaricate in fretta, — disse il cow-boy. — Ci guardano e hanno già scorto il fumo.

Avevano appena introdotte le palle nei rifles, quando i sette maschi mandarono un lungo muggito, abbassarono la testa e partirono al galoppo, facendo tremare il suolo sotto il loro enorme peso.