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cap. ii. — mysora 31


CAPITOLO III.

Un abbordaggio notturno.

Mentre la barca di Mysora continuava la sua rapida corsa verso i banchi perliferi di Manaar, il Bangalore aveva continuato ad allontanarsi dirigendosi verso Ceylan, le cui montagne, coperte di una rigogliosa vegetazione, spiccavano nettamente verso oriente.

La brezza era aumentata e la leggiera nave correva con maggior velocità, gareggiando cogli uccelli marini che si dirigevano verso terra, dove sapevano di trovare un cibo abbondante fra i milioni e milioni d’ostriche messe ad imputridire sulle spiagge prima di levarne le perle.

Amali era ricaduto nelle sue meditazioni. Qualche volta si scuoteva e si volgeva verso i banchi di Manaar, seguendo sempre cogli sguardi la bella scialuppa della sorella del marajah, diventata ormai un punto nero appena visibile sulla superficie scintillante del mare.

Durga, che si annoiava di quel silenzio, lo strappò dai suoi pensieri.

— Il mio padrone è molto preoccupato per non