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48 | sul mare delle perle |
— Ti obbedisco, padrone.
In quel momento una cannonata parte dalla nave inglese e la palla va a forare una vela del Bangalore.
— Al sud! — grida Amali, prendendo la barra del timone. — È inutile rispondere colle spingarde.
La nave si rimette al vento, in modo da prenderlo a poppa e balza sulle onde, allontanandosi.
Anche lo stazionario inglese ha spiegato tutte le vele supplementari ed aumenta la sua velocità, avendo imitato la manovra del Bangalore.
È troppo pesante però per poter gareggiare vantaggiosamente col piccolo e leggierissimo veliero del re dei pescatori di perle, il quale sembra che sfiori appena l’acqua.
Spara due cannonate, poi un’altra, ma le palle cadono nella scìa dell’acqua.
— Siamo già fuori di portata — mormora Amali, con un sorriso di soddisfazione.
Durga saliva in quel momento.
— Hai medicato il principe? — gli chiese il re dei pescatori.
— Si, padrone.
— È grave la sua ferita?
— Più dolorosa che pericolosa. La tua scimitarra è scivolata sulle sue costole e non gli ha prodotto che un taglio superficiale. Fra qualche settimana potrà essere in piedi.
— E Mysora?
— L’ho chiusa nella tua cabina.
— Hai levato le mie armi?
— Tutte, Amali.
— Piange?