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Pagina:Sannazaro - Arcadia, 1806.djvu/250

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C

Calamo, canna.

Capannuola, picciola capanna.

Capolo per manico.

Carpino, albero notissimo.

Cernire, cernere, separare.

Cerretto, piccolo cerro, albero.

Certare, voce latina, combattere, o combattere insieme; e da questo si dice certame.

Chiusura, serratura.

Cistula, cestella.

Citera, cetra.

Collacrimare, piangere e lagrimare con qualcun altro in compagnia.

Comonico, per comunico, da accomunare, participare.

Compicono per compiscono.

Connubio, matrimonio: gli antichi usavano questa voce tra le persone libere; ma tra’ servi dicevano contubernio, o tal’altra voce.

Consorte, partecipe, compagno.

Conto, cognito, noto, manifesto.

Convicino, circonvicino; Lat. finitimus.

Corbezzolo, nome d’albero, che i Latini chiamano arbutus; e che fa i frutti tondi, rossi punteggiati, appellati corbezzole.

Corilo, sorta d’albero.

Cortice, scorza degli alberi.

Coruscare, risplendere, come fa il baleno.

Costumora per costumi.

Crepitare, scoppiettare, crepare, come fa la foglia del lauro messa sul fuoco.

Cribro, crivello da vagliare il frumento.

Cristato, che ha cresta.

Crocitare è proprio il verso della gallina che chioccia: il medesimo fanno altri uccellacci, com’è il corvo.

Crotalo, nome d’istrumento musico usato anticamente dagli Egizj nel sagrificare. Alcuni dicono, ch’egli è un anello grande di bronzo, dal quale, percotendosi con verga di ferro, esce un tintinno, ed un’armonia molto dolce, in compagnia però della fistula.

Cruento, da cruore ch’è il sangue; sanguinolente.

Cubito, gomito del braccio.

Cucullo, cappuccio.

Cucumero, cocomero.

Culmine, cima.

Cuniculo, coniglio.