Pagina:Santucci Sulla melodia Lucca 1828.djvu/81

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E tant’è vanno eglino ripetendo: questa musica piace? Dunque è bella . Ecco certamente un cattivo discorso. Piacciono ancora que’ sacri oratori che solleticano le orecchie di chi ascolta con fiorite, ma intempestive, descrizioni; con interpetrazioni di Scritture curiose si, ma sregolate o stravolte •, con ragioni più vivaci che sode, più vaghe che sussistenti . Piacciono ancora que’ pittori, che con un troppo vivo e forte colorito, che tanto impone agl’inesperti, tentano di ricoprire le inesattezze de’ loro disegni: piacciono per quell’energia d’espressione che danno alle figure, facendo risaltar di troppo i muscoli delle membra e dando loro un movimento alterato . Piacciono finalmente infiniti altri compositori d’ogni maniera per consimili fucate bellezze . Ma qual’è il giudizio degl’intendenti? Sentiamo per tutti il signor Blair, il quale nella seconda delle sue lezioni di rettorica e belle lettere (traduz. del p. Soave ediz. di Lucca) ha profondamente esaminala la materia di cui parliamo . Se nel riportarne le parole non sarò tanto breve, spero non resterete di ciò scontenti e per l’aggiustatezza delle medesime, e per la luce che spargeranno sopra la presente quistione .

XXX. „ 11 vero buon gusto, die’ egli, dee con„ siderarsi come una facoltà composta della sensibilità „ naturale pel bello, e dell’intelletto perfezionato. A „ ben comprenderlo, basta osservare che la maggior „ parte delle opere d’ingegno non sono fuorché imi„ lozioni della natura, o rappresentazioni de’ caratteri „ delle azioui e de’ costumi degli uomini . Ora il piacere