Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. I, 1935 – BEIC 1916022.djvu/21

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libro primo - capitolo i 15


avendo tante ricchezze e seguito, senza rispetto d’alcuno opprimere chi non sente con lui: a’ quali non resta altro rimedio che il rifuggir al concilio col beneficio dell’appellazione, poiché per ogni ragione debbe esser preposto il concilio al pontefice. Andò per Germania la scrittura dell’appellazione, e fu letta da molti e tenuta per ragionevole; per il che la bolla di Leone non estinse l’incendio eccitato in Germania.

Ma in Roma, avendo come dato animo alla corte, non altrimenti che se il fuoco fosse estinto, fu mandato fra’ Sanson da Milano, dell’ordine di San Francesco, a predicar le medesime indulgenzie ne’ svizzeri: il qual dopo averle pubblicate in molti luochi e raccolto fino a cento venti mila scudi, finalmente capitò in Zurich, dove insegnava Ulrico Zuinglio canonico di quella chiesa. Il qual opponendosi alla dottrina del frate questore, furono tra loro gravi dispute, passando anco d’una materia nell’altra, non altramente di quello che era accaduto in Germania: onde avvenne che Zuinglio fosse da molti ascoltato, e acquistasse credito e potesse parlare non tanto contra gli abusi delle indulgenzie, ma contra le indulgenzie stesse, ed anco contra l’autoritá del pontefice che le concedeva.

Martino Lutero, vedendo la dottrina sua esser ascoltata ed anco passar ad altre regioni, fatto piú animoso, si pose ad esaminar altri articoli; e in materia della confessione e della comunione si partií dall’intelligenza delli scolastici e della romana chiesa, approvando piú la comunione del calice usata in Boemia, e ponendo per parte principale della penitenza non la diligente confessione al sacerdote, ma piú tosto il proposito di emendar la vita per l’avvenire. Passò anco a parlar delli voti, e toccare li abusi dell’ordine monastico; e camminando li suoi scritti arrivarono in Lovanio e in Colonia, dove veduti dalle universitá di quei teologi, ed esaminati, furono da loro condannati. Né questo turbò punto Martino, anzi li diede causa di passar inanzi a dechiarare e fortificar la sua dottrina quanto piú era impugnata.

Con queste piú tosto contenzioni che risolute discussioni

passò l’anno 1519, quando, moltiplicando gli avvisi a Roma