Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. I, 1935 – BEIC 1916022.djvu/411

Da Wikisource.

libro secondo - capitolo ix 405


prevedeva che non sarebbe ricevuto; e se pur lo fosse, da quello ne nascerebbono resignazioni palliate e simoniache e altri mali, peggiori che il ritener piú benefici. Quanto anco all’avvenire, parerli la provvisione superflua, perché non ricevendo alcuno piú benefici, se non con dispensa del papa, basta assai che egli si risolva di non concederla.

In quella congregazione, tra le molte esclamazioni tragiche che da diversi furono fatte, Bernardo Diaz vescovo di Calaorra disse che la chiesa di Vicenza, essendo trascorsa in molti disordini, come era notissimo a tutti, ricercherebbe un apostolo per vescovo; tassando il Cardinal Ridolfi, che oltre tanti altri benefici godeva quel vescovato senza averne alcun governo, senza l’ordine episcopale, senza vederlo mai, non curando né sapendo se non le rendite dell’affitto, e motteggiando ciascuno la grande inconvenienza che era, che nobilissime chiese non vedessero mai il suo vescovo, per esser occupato o in altri vescovati o in dignitá piú fruttuose. Molti dicevano che il solo pontefice potrebbe a questo provvedere, e alcuni cominciavano ad entrare nella opinione di Albenga, che il pontefice facesse quella riforma da sé: cosa che alli legati piaceva, cosí per dignitá del papa, come per liberarsi da gran travaglio di questa materia, che dalle varie opinioni e interessi giudicavano di difficile digestione; sperando anco che, quando s’avesse fatto il passo di lasciare questa riforma al papa, facilmente si ottenesse di lasciarli anco il capo della residenza, piú duro ancora a smaltire per esser populare, e tirarsi appresso la recuperazione dell’autoritá e giurisdizione episcopale.

Entrati adonque li legati in speranza che questo si potesse ottenere, massime se si fosse proposto come cosa fatta e non come da fare, diedero immediate conto al pontefice, a cui la nova riusci molto grata, perché ormai tutta la corte ed egli medesimo stava in pensiero dove avessero a terminare li tentativi e disegni dei prelati. E parendoli di non differir a batter il ferro mentre era caldo, fece il passo piú longo della estesa significatagli dalli legati, e spedí una bolla, per la quale avocava a sé tutta la materia della riforma. Ma, mentre in