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420 l'istoria del concilio tridentino


l’articolo della residenza non era tralasciato, ma differito. A che risposero li legati che ciò era un diffidare delle promesse loro, anzi del pontefice, e un obbligarsi vanamente a cosa che sempre è in potestá: con tutto ciò, per dare sodisfazione in cosí intenso desiderio, si sarebbe aggiorno nel proemio che tutto si decretava proseguendo l’incominciato negozio della residenza, con che si mostrerebbe che non fu finito nell’altra sessione, e ne rimane anco parte da trattare.

Sopra li capi delle qualitá de’ vescovi e altri curati, disse l’arcivescovo Torre che quelli non solo non davano rimedio alle corruttele introdotte, anzi snervavano li remedi vecchi, perché con termini cosí universali di etá, costumi, scienzia, abilitá e valore si poteva canonizzar ognuno per abile; e l’allegar decreti di Alessandro esser un annullar tutti gli altri canoni che prescrivono altre condizioni, poiché sempre nominato uno e studiosamente taciuti gli altri, pare che se gli abbia derogato. Che sarebbe necessario dir una volta chiaro qual è questa gravitá di costumi, questa scienzia di lettere; il che se fosse fatto per l’una e l’altra qualitá, sarebbe escluso per sempre ogni cortegiano. Li costumi ricercati esser molto ben raccontati da san Paulo, e tuttavia a quelli non s’attende. La perizia e dottorato che san Paulo ricerca, esser cognizione della dottrina cristiana e delle littere sacre; e non esser da imitar Onorio III, quale privò un vescovo della Sassonia inferiore per non aver imparato grammatica né letto mai il Donato, perché (dice la glosa) egli non poteva insegnare grammatica al populo; quasi che la materia della predica debbia esser le regole grammaticali e non l’Evangelio.

Aggionse a questo il vescovo di Huesca che non li piaceva il rimettersi o vero allegare decreti o constituzioni, perché o si fa per dar autoritá maggiore a quelle, o per riceverla da loro, o vero per far un aggregato di forza maggiore di quelle con questa sinodo; e a tutti i modi esser cosa poco convenevole, e diminuir l’autoritá di ambedue. Esser ben cosa ragionevole farlo dove la lunghezza d’una constituzione non comportasse che fosse riferita; ma quando non contiene se non l’istesso,