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240 l'istoria del concilio di trento


Fiandra il concilio, come unico rimedio contra le eresie, fosse restituito. La vacanza del pontificato fu piú longa di quello che le necessitá del tempo comportavano, e causata piú dall’interesse de’ principi, che si vi interposero oltre il consueto, che per proprie discordie de’ cardinali.

Li quali mentre erano nel conclave serrati, il re Filippo dalli Paesi Bassi partendo per mare passò in Spagna, (avendo patito una gran fortuna e a pena riuscitone salvo, perduta quasi tutta l’armata, con una suppellettile di grandissimo precio che seco portava), risoluto di fermarsi in Spagna senza piú vagare. Diceva d’esser liberato per singoiar provvidenza divina, acciò si adoperasse ad estirpar il luteranesmo: al che diede presto principio. Imperocché immediate gionto, e arrivato in Siviglia a’ 24 settembre, per dar un grand’esempio nelli auspici del suo governo e levare ad ognuno la speranza, fece abbruggiar per luterani Gioanni Ponzio, conte di Baileno, insieme con un predicatore, e molti altri del collegio di Sant’Isidoro, dove la nova religione era entrata; e alcune donne nobili al numero di tredici, e finalmente la statua di Costantino Ponzio, il quale, confessor di Carlo V, nella solitudine sua lo serví in quel ministerio sino al fine, e raccolse nelle sue braccia l’imperatore moriente. Questo pochi giorni inanzi era morto in pregione, nella quale per imputazione di eresia fu posto immediate dopo la morte dell’imperatore; la qual esecuzione, se ben contra una statua inanimata, pose terrore molto maggiore, concludendo ognuno non potersi sperare né connivenza né misericordia da chi non riputava degno di rispetto quello che, infamato, disonorava la memoria dell’imperatore maggiormente. Passò poi il re in Vagliadolid, dove parimente in sua presenzia fece abbruggiar ventotto della Principal nobiltá del paese, e ritener pregione fra’ Bartolomeo Carranza (del quale s’è fatta frequente menzione nella prima riduzione del concilio a Trento, fatto poi arcivescovo di Toledo, principal prelato di Spagna), toltogli tutte l’entrate. E non si può negare che queste esecuzioni, con altre che poi alla giornata successero, se ben non tanto esemplari, fossero