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360 l'istoria del concilio di trento


innumerabili mali e cattivi esempi; non sará alcuno mendicante, né costretto ad esercizi vili per bisogno; esser cosa certa che nessuna è buona riforma, salvo quella che riduce le cose al suo principio; con questo esser vissuta in perfezione la Chiesa nell’antichitá per tanti secoli, e con questo solo potersi ritornare alla sua integritá. Un altro parer era che non dovesse esser proibito l’ingresso agli ordini sacri ad alcuna persona, che per bontá o sufficienza lo meritasse, perché si trovasse in povertá, allegando che nella Chiesa primitiva non erano li poveri esclusi; né meno la Chiesa aborriva che li chierici e sacerdoti si acquistassero il vitto con la propria fatica, essendovi l’esempio di san Paulo apostolo e di Apollo evangelista, che con l’arte di far padiglioni tolleravano la vita; e anco dopo che li principi furono cristiani, Costanzo, figlio di Costantino, nel suo sesto consolato diede un privilegio a quei del clero che non pagassero gabelle di quello che trafficavano nelle botteghe e laboratori, poiché lo participavano con li poveri. Cosí veniva in quel tempo osservato il documento di san Paulo alli fedeli, che s’affaticassero in onesta opera per aver di che sovvenir li poveri. Doversi aver per indecente al grado clericale il viver vizioso e scellerato che al populo dia scandolo; ma il travagliar e viver di sua fatica esser cosa onesta e di edificazione; e se anco alcun per infirmitá che sopravvenisse fosse costretto mendicare, non essere cosa vergognosa, poiché non è vergogna alli frati, che hanno anco a gloria chiamarsi mendicanti. Non esser proposizione da cristiano che il lavorare, il viver di sua mano, il mendicar in caso d’impotenza sia indecente alli ministri di Cristo, o che altra cosa disdica loro che il vizio. E se alcuno fosse d’opinione che l’indigenza fosse causa di far commetter rapacitá o altri delitti, pensandoci bene ritroverá che simil mali sono commessi piú da ricchi che da poveri, e che l’avarizia è piú impotente e indomita che la povertá, la qual essendo negoziosa, leva le occasioni di far male. Stanno insieme povero e buono, non si comportano buono e ozioso. Esser scritto e predicato il gran beneficio che la Chiesa militante in questo secolo, e quella che è nel