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l'istoria del concilio di trento |
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innumerabili mali e cattivi esempi; non sará alcuno mendicante, né costretto ad esercizi vili per bisogno; esser cosa
certa che nessuna è buona riforma, salvo quella che riduce
le cose al suo principio; con questo esser vissuta in perfezione
la Chiesa nell’antichitá per tanti secoli, e con questo solo potersi
ritornare alla sua integritá. Un altro parer era che non dovesse esser proibito l’ingresso agli ordini sacri ad alcuna persona, che per bontá o sufficienza lo meritasse, perché si trovasse
in povertá, allegando che nella Chiesa primitiva non erano li
poveri esclusi; né meno la Chiesa aborriva che li chierici e
sacerdoti si acquistassero il vitto con la propria fatica, essendovi l’esempio di san Paulo apostolo e di Apollo evangelista,
che con l’arte di far padiglioni tolleravano la vita; e anco dopo
che li principi furono cristiani, Costanzo, figlio di Costantino,
nel suo sesto consolato diede un privilegio a quei del clero
che non pagassero gabelle di quello che trafficavano nelle
botteghe e laboratori, poiché lo participavano con li poveri.
Cosí veniva in quel tempo osservato il documento di san Paulo
alli fedeli, che s’affaticassero in onesta opera per aver di che
sovvenir li poveri. Doversi aver per indecente al grado clericale il viver vizioso e scellerato che al populo dia scandolo;
ma il travagliar e viver di sua fatica esser cosa onesta e di
edificazione; e se anco alcun per infirmitá che sopravvenisse
fosse costretto mendicare, non essere cosa vergognosa, poiché
non è vergogna alli frati, che hanno anco a gloria chiamarsi
mendicanti. Non esser proposizione da cristiano che il lavorare, il viver di sua mano, il mendicar in caso d’impotenza
sia indecente alli ministri di Cristo, o che altra cosa disdica
loro che il vizio. E se alcuno fosse d’opinione che l’indigenza
fosse causa di far commetter rapacitá o altri delitti, pensandoci
bene ritroverá che simil mali sono commessi piú da ricchi
che da poveri, e che l’avarizia è piú impotente e indomita che
la povertá, la qual essendo negoziosa, leva le occasioni di far
male. Stanno insieme povero e buono, non si comportano
buono e ozioso. Esser scritto e predicato il gran beneficio
che la Chiesa militante in questo secolo, e quella che è nel