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366 l'istoria del concilio di trento


piuttosto si debbe aver per ufficio temporale, ma, come applicato a materia spirituale, da esercitarsi con moderazione; per il che parere suo era che se gli concedesse mercede, ma limitata e moderata.

Quello di che nel quarto capo si propose, non appartiene salvo che alle chiese collegiate, le quali avendo dalla sua instituzione tra le altre funzioni anco questa di congregarsi nella chiesa per laudar Dio alle ore dalli canoni determinate, e perciò canoniche dette, ebbero insieme applicate rendite, da quali fosse tratto il vitto delli canonici, il qual era loro assegnato in un de’ quattro modi: che o vero in comune vivevano con una sola mensa e spesa, come li regolari; o pur erano compartite le entrate e assegnata a ciascuno la sua porzione, perciò prebenda dimandata; o vero, finito il servizio, era distribuito loro il tutto; o in vettovaglia o in danari. Quelli che in comune vivevano, poco tempo continuarono a quella disciplina, ché essi ancora vennero alla divisione o in prebende o in distribuzioni alli prebendati, essendo iscusati dagli uffici divini quelli che per infirmitá o per alcuna spirituale occupazione non potevano ritrovarsi. Fu facile usar il pretesto e introdur usanza d’intervenire poche volte nella chiesa, e pur goder la prebenda; ma a chi la misura era distribuita dopo l’opera, non poteva iscusarsi, onde la disciplina e la frequenza agli uffici durò piú in questo secondo genere che nel primo. Per la qual causa li fedeli, donando o legando di novo alle chiese, ordinavano che fosse posto in distribuzioni; onde avvenne che con esperienza apparivano tanto meglio ufficiate le chiese, quanto maggiori erano le distribuzioni. Pareva pertanto s’avesse potuto rimediare alla negligenza di quelli che non intervenivano agli uffici coll’incitarli per questo mezzo, pigliando parte delle prebende e facendone distribuzioni. Questo partito era molto commendato da buon numero de prelati, come di onde dovesse seguir indubitatamente aumento notabile del culto di Dio: né potersi dubitare, poiché giá con esperienza si vedeva l’effetto. Né altro era detto per fondamento di questa opinione.