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libro sesto - capitolo vi | 413 |
il calice l’ha per necessario; e chi per tale lo tiene, non può
esser cattolico; e nessun l’adimanda, credendo non poterlo
legittimamente usare senza concessione del concilio, ma acciò
li loro principi non li mettino impedimento; li quali se lasciassero far alli populi, essi l’usurperebbono senz’altra concessione.
Di ciò poter ciascuno certificarsi, osservando che non li populi,
ma li principi supplicano, non volendo novitá senza decreto
legittimo, non perché li populi non l’introducessero da sé
medesmi piú volentieri che ricercarla al concilio.
E tanta premura fu usata in questo argomento, che fra’ Francesco Forier portughese usci ad un concetto dagli audienti stimato non solo ardito, ma petulante ancora. E disse: «Questi principi vogliono farsi luterani con permissione del concilio». Li spagnoli esortavano a considerare che, concesso questo alla Germania, l’istesso dimanderebbe l’Italia e la Spagna, e converrebbe concederlo; di onde anco queste nazioni imparerebbono a non ubidire e richieder mutazione delle altre leggi ecclesiastiche; e a far luterana una regione cattolicissima nessun mezzo è migliore che darli il calice. Commemorò Francesco dalla Torre, gesuita, un detto del Cardinal Sant’Angelo, sommo penitenziero: che Satanasso, solito a trasformarsi in angelo celeste, e li ministri suoi in ministri di luce per ingannar li fedeli, adesso, sotto coperta del calice con sangue di Cristo, esorta a porger al populo un calice di veneno.
Aggiongevano alcuni che la provvidenza divina soprastante al governo della Chiesa inspirò il concilio di Costanza nel passato secolo a stabilir per decreto la remozione del calice, non solo per le ragioni che in quel tempo militavano, ma anco perché, se adesso fosse in uso, non vi sarebbe segno alcuno esteriore ed apparente per distinguere li cattolici dagli eretici; e levata questa distinzione, si mischierebbono in una stessa chiesa li protestanti con li fedeli, e seguirebbe quello che san Paulo dice, che «un poco di lievito fermenta presto una gran massa»; sí che conceder il calice altro non sarebbe che dar maggior comodo agli eretici di nocer alla Chiesa. Alcuni ancora, non sapendo che giá la petizione fosse stata al pontefice presentata, e da lui, per iscaricarsi e portar in longo,