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libro settimo - capitolo xii |
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denaro; poiché essendo stato con la sua gente a parte della
guerra e vittoria, e avendo fatto tanta spesa, non gli pareva
giusto che si dovesse concluder accordo senza di lui, a pregiudicio della religione, quale aveva presa a defendere e mantenere, massime che vi aveva tanto interesse per il danno che
riceveva nel governo dei Paesi Bassi, essendo cosa chiara che
ogni prosperitá degli ugonotti di Francia averebbe accresciuto
l’animo ai populi della Fiandra di perseverare, anzi fortificarsi
maggiormente nella contumacia. Con le quali ragioni l’ambasciator cattolico in Francia faceva querela con molto romore;
e per questo principalmente furono destinate le ambasciarie
straordinarie a Roma e in Spagna, per far noto che non propria
volontá aveva indotto il re e regio conseglio all’accordo, ma
mera necessitá, e timore che di Germania non fossero mandati
grossi e novi aiuti in favore dei ugonotti, come si udiva che
si mettevano in ordine intorno Argentina e in altri luochi;
perché, essendo ritornati a casa quei tedeschi, che in Francia
avevano militato, carichi di preda, invitavano gli altri ad andar
e arricchirsi. Né stavano senza timore che con quell’occasione
li principi dell’Imperio non tentassero di ricuperar Metz, Toul,
Verdun e altre terre di ragion imperiale, e che la regina d’Inghilterra non aiutasse piú potentemente che per il passato gli
ugonotti per occupar qualche altro luoco, come aveva giá occupato Havredigrazia. Ma oltre questo fine principal di ambe le
ambasciarie, quella di Oissel portava appresso proposizione di
levar di Trento il concilio e congregarlo in Constanza, Vormazia, Augusta o altro luoco di Germania, con carico di rappresentare al re che, dovendosi celebrare per li tedeschi, anglesi,
scozzesi e parte de’ francesi e altre nazioni, quali erano risolute di non aderir né accettar mai quel di Trento, vanamente
restava in quel luoco. Di questa negoziazione era stato autore
Condé, il qual sperava per questa via, quando riuscisse, aggrandir molto il suo partito, unendolo con gl’interessi di tanti
regni e principi, e almeno indebolir la parte cattolica con
promover difficoltá al tridentino. Ma non riuscí, perché il re
di Spagna, udita la proposta (il che dico anticipatamente per