Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. III, 1935 – BEIC 1917972.djvu/290

Da Wikisource.
284 l'istoria del concilio tridentino


stata da loro fatta nessuna cosa indegna, ma né meno poteva lasciar star di dirli che nel concilio s’era mormorato assai delle congregazioni particolari fatte li giorni inanzi, e s’era presupposto che fossero fatte per cattar i voti. Dal che defendendosi essi, con dire esser loro ufficio nelle diversitá de opinioni intender la veritá e accomodar le differenze, acciò le materie trattate si statuiscano con unione, soggionse il conte che molto bene; ma esser stati chiamati tutti italiani, fuorché due o tre spagnoli e altrettanti francesi, che non sentivano con gli altri delle loro nazioni. Si defesero li legati che erano chiamati a proporzione, perché erano in concilio centocinquanta italiani, e tra tutte le altre nazioni non piú che sessanta. Di che mostrò restar sodisfatto il conte: e partito, disse alli suoi prelati che li legati, avendo principiato ragionamento per mostrare che non si doveva tenir conto di nazione, l’avevano concluso mostrando di averne tenuto sempre conto.

Il dí seguente fu consulta tra li legati e li doi cardinali per considerar gli avvertimenti degli ambasciatori, e per acconciare li capi di reforma in quel modo che si avevano da dar ai padri, e il modo che si doveva tenere nel parlarvi sopra. Nel che il Cardinal di Lorena, avendo avuto nuove lettere di Francia, con ordine che egli e li prelati francesi favorissero le cose del papa, tutto intento a sodisfar li legati, fu autore che si risolvesse di non lasciar votar sopra tanti capi in un tratto, ma riportarli in piú volte secondo le materie; e finita una parte, dir sopra l’altra; e accelerar la sessione, lasciando da parte le cose che si trovassero aver qualche difficoltá, e concludendo quelle sole in che o tutti o gran parte convenissero, e in particolare lasciar di proponer nel principio quelle dove li ambasciatori non convenivano.

Il dí 11 si cominciarono le congregazioni per stabilir li anatematismi e decreti del matrimonio. Fu trattato sopra la proposta dei francesi di dechiarar irriti li matrimoni contratti dai figli de famiglia senza il consenso de’ maggiori; e tra li primi voti vi fu differenzia d’opinioni. Il Cardinal di Lorena approvava, allegando li luochi della Scrittura i quali attri-