Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. III, 1935 – BEIC 1917972.djvu/315

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libro ottavo - capitolo vii


neficio, anzi molto danno del re. Però era costretto tenir conto di chi faceva stima di lui, e gettarsi nelle braccia di chi voleva aiutarlo. Spedí anco al re un corriero con littera di sua mano, facendo querela delli uffici che facevano l’ambasciator e altri suoi a Trento, contrari alli ministri regi di Roma, dicendo l’una parte e l’altra far commissione di Sua Maestá; li mostrò che compliva per il servizio di Dio, della sede apostolica e della Maestá sua che quel concilio si finisse; e in fine lo ricercò di aperta dechiarazione, se in questo era per coadiuvar o no. Lo consegliò anco il cardinale a non si mostrar alieno di conceder all’imperatore il calice e matrimonio de’ preti, che cosí acquisterebbe l’imperatore e il re de’ romani, non tanto consenzienti a finir il concilio, ma ancora favorevoli e promotori. Parimente li considerò che era necessario tralasciar riforma de’ prencipi, come cosa che piú d’ogni altra poteva mandar la negoziazione in longo.

Ma in Trento, dopo la partita di Lorena, partirono ancora nove vescovi francesi per tornarsene a casa; onde non ve ne restarono al concilio piú che otto, oltra sei che erano andati a Roma col cardinale. La partita di quelli fece passar voce che fossero stati rechiamati di Francia, e che ci fosse anco intenzione di rechiamar gli altri per ufficio fatto dagli ugonotti, acciò, instando il fine del concilio, quando sarebbono stati anatemizzati non vi fossero francesi presenti.

Li legati, per agevolar le difficoltá del clandestino, fecero far dalli teologi una pubblica disputa in contradittorio con difensori e oppugnatori, cosa che in nessun’occorrenzia era piú stata fatta in concilio. Ma né meno quella partorí alcun buon effetto, anzi tutti si partivano piú confirmati nella propria opinione. E dopo questo, per reassumer le congregazioni e trattar della riforma, diedero fuori il rimanente degli articoli, de’ quali l’ultimo era per reforma de’ principi, vedendosi costretti a ciò fare per l’ammutinamento dei prelati. Del qual capo toccante i principi avendo fatto tante volte menzione, poiché siamo venuti ad un luoco che per intelligenzia delle cose seguenti è necessario recitarlo, convien sapere che quello