Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. III, 1935 – BEIC 1917972.djvu/359

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libro ottavo - capitolo x


del disegno preso che con una sessione ancora il concilio si finisse. Diceva che egli non poteva esser in Trento per Natale; che era costretto, e lui e tutti li vescovi francesi, a partire inanzi quel tempo; che desiderava ben veder il concilio finito, e li sarebbe dispiaciuto lasciar cosí onorata adunanza; ma non poteva far altro, avendo avuto comandamento di cosí fare. Li ambasciatori cesarei ancora pubblicarono per tutto il concilio che l’imperator sollecitava l’espedizione, e che il re de’ romani scriveva che si finisse per sant’Andrea, o vero al piú longo onninamente nel principio del mese seguente. E veramente quel re, non per far piacer al pontefice, ma perché cosí sentiva, sollecitava l’espedizione, perché dovendosi far una dieta, non voleva che vi fossero ambasciatori del padre al concilio; e diceva che quando quello fosse chiuso, le cose della religione in Germania sarebbono andate assai meglio.

Le qual cose essendo intese dalla maggior parte dei padri con molto piacere, il 15 di novembre il Cardinal Morone fece una congregazione in casa sua. Chiamati li legati e li due cardinali e venticinque vescovi, scelti i piú principali delle nazioni, propose che, essendo stato congregato il concilio per i bisogni di Germania e Francia, e facendo allora instanzia l’imperatore e il re de’ romani e il Cardinal di Lorena e tutti li principi che vi si ponesse fine, dicessero il parer loro circa il finirlo e circa il modo. Il Cardinal di Lorena disse che il finirlo era necessario, per non tener piú suspesa la cristianitá e chiarir li cattolici di quello che dovevano credere, e per levar l’Interim di Germania, il quale essendo stabilito a dover durare sino alla fine del concilio, non si può in altra maniera levare; e il continuarlo piú longamente esser con detrimento della chiesa cattolica; che bisognava anco finire il concilio per ovviare che in Francia non se ne faccia un nazionale. Quanto al modo, disse che si potrebbe finir con una sessione, trattando in quella il rimanente della riforma e dando ispedizione al catechismo e all’indice de’ libri proibiti, che giá erano in ordine, e rimettendo al papa le altre cose che rimanessero,

senza disputar gli articoli delle indulgenzie e immagini: non


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