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38 l'istoria del concilio tridentino


Il di 13 ottobre 1562, non avendosi fatte congregazioni dopo quelle de’ teologi, nella prima de’ prelati, che fu questo giorno, avendo con poche parole li patriarchi e alcuni arcivescovi inanzi approvato gli anatematismi come erano formati, l’arcivescovo di Granata, avendo esso ancora con poche parole detto il suo voto circa li sei primi canoni, nel settimo fece instanza che si dicesse li vescovi, instituiti de iure divino, esser superiori alli preti; che questo egli lo poteva e doveva di ragione chiedere, perché in questa forma fu proposto in concilio dal Cardinal Crescenzio in tempo di Giulio III, e approbato dalla sinodo. Addusse per testimoni il vescovo di Segovia, che intervenne come prelato in quel concilio, e fra’ Ottaviano Preconio da Messina arcivescovo di Palermo, che, non ancora prelato allora, v’intervenne come teologo. Soggionse che non si poteva mancar di dechiarare l’uno e l’altro delli due ponti, cioè li vescovi esser instituiti iure divino ed esser iure divino superiori alli preti, per esser negati dagli eretici; e si estese con molti argumenti, ragioni e autoritá a comprobar il suo parere. Allegò Dionisio, che disse l’ordine dei diaconi riferirsi in quello de’ preti, quello de’ preti in quello de’ vescovi, e quello delli vescovi in Cristo, vescovo delli vescovi. Aggionse Eleuterio pontefice romano, che in una epistola alli vescovi di Francia scrisse che Cristo aveva commesso a loro la Chiesa universale. Aggionse Ambrosio, che sull’epistola ai corinti disse che il vescovo tiene la persona di Cristo ed è vicario del Signore. Aggionse ancora l’epistola di Cipriano a Rogaziano, dove piú volte replica che sí come li diaconi sono creati dalli vescovi, cosí li vescovi sono fatti da Dio; e aggionse quel celebre luoco del medesimo santo, «che il vescovato è uno, e ciascuno delli vescovi tiene una parte di quello». Disse che il papa era vescovo come gli altri, essendo egli e loro fratelli figliuoli di un padre, Dio, di una madre, la Chiesa: per il che anco il pontefice gli chiama fratelli: onde se il papa era instituito da Cristo, dal medesmo erano parimente instituiti li vescovi. Né si può dire che il papa li chiami fratelli per termine di civiltá o di umiltá,