Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. III, 1935 – BEIC 1917972.djvu/72

Da Wikisource.
66 l'istoria del concilio tridentino


dovene giá decreti de concili e pontefici non mai stati stimati. Vi sarebbe anco differenzia nel statuir le pene e nel statuir delli premi. Li prelati faranno dimande impertinenti, vorranno la collazione delli benefici, almeno curati, dimanderanno l’abolizione delli privilegi de’ regolari e altre cose esorbitanti; e si stará sempre in pericolo di mutazione dopo la proposta, sin che sia passata in sessione, e massime venendo li francesi, che potriano dimandar di ritrattarlo. Al secondo era opposto che non s’averebbe potuto eseguir senza strepito nel ridur li prelati insieme a far instanzia; che quelli che non fossero chiamati si sdegnerebbono e piegherebbono alla parte contraria; che li contrari farebbono anch’essi unioni e strepiti, e si lamenterebbono delle pratiche. Al terzo si opponeva che li avversari direbbono non esser stato assentito volontariamente, ma per non mostrarsi diffidenti di Sua Beatitudine, e per non esserci libertá di parlare; e se non fosse consentito, sarebbe un aver posto in dubbio l’autoritá pontificia; senzaché anco si direbbe che questa remissione fosse stata bramata da Sua Santitá. Al quarto si opponeva che, non leggendo in concilio la bolla del pontefice, si dava occasione alli padri di dimandar tuttavia la difinizione; e leggendola anco, si poteva temere che alcuni potessero dimandar provvisione maggiore, e il tutto riuscirebbe con poca dignitá. Ma vedendo tante difficoltá, andavano portando il negozio inanzi, se ben con poca sodisfazione universale. Essendosi giá pubblicato che se ne doveva parlare, finalmente, constretti risolversi, il giorno delli 6 novembre, abbracciato il partito di proponer un decreto con premi e pene, dopo aver parlato alquanti padri sopra la materia corrente, il Cardinal di Mantoa con destre e accomodate parole lo propose, dicendo in sustanzia che era cosa necessaria, ricercata da tutti i principi; che l’imperatore molte volte ne aveva fatto instanzia e dolutosi che non fosse espedito questo capo immediate, e che, coll’aversi occupato in vane questioni che non importano al caso, s’abbia differita la conclusione principale; che questa non è materia che abbia bisogno di disputa, ma solo di trovar modo come esequire quello che ciascun giudica necessario;