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l'istoria del concilio tridentino |
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dovene giá decreti de concili e pontefici non mai stati stimati.
Vi sarebbe anco differenzia nel statuir le pene e nel statuir
delli premi. Li prelati faranno dimande impertinenti, vorranno
la collazione delli benefici, almeno curati, dimanderanno l’abolizione delli privilegi de’ regolari e altre cose esorbitanti; e si
stará sempre in pericolo di mutazione dopo la proposta, sin
che sia passata in sessione, e massime venendo li francesi, che
potriano dimandar di ritrattarlo. Al secondo era opposto che
non s’averebbe potuto eseguir senza strepito nel ridur li prelati insieme a far instanzia; che quelli che non fossero chiamati si sdegnerebbono e piegherebbono alla parte contraria;
che li contrari farebbono anch’essi unioni e strepiti, e si lamenterebbono delle pratiche. Al terzo si opponeva che li avversari
direbbono non esser stato assentito volontariamente, ma per
non mostrarsi diffidenti di Sua Beatitudine, e per non esserci
libertá di parlare; e se non fosse consentito, sarebbe un aver
posto in dubbio l’autoritá pontificia; senzaché anco si direbbe
che questa remissione fosse stata bramata da Sua Santitá. Al
quarto si opponeva che, non leggendo in concilio la bolla del
pontefice, si dava occasione alli padri di dimandar tuttavia la
difinizione; e leggendola anco, si poteva temere che alcuni potessero dimandar provvisione maggiore, e il tutto riuscirebbe con
poca dignitá. Ma vedendo tante difficoltá, andavano portando
il negozio inanzi, se ben con poca sodisfazione universale.
Essendosi giá pubblicato che se ne doveva parlare, finalmente,
constretti risolversi, il giorno delli 6 novembre, abbracciato il
partito di proponer un decreto con premi e pene, dopo aver
parlato alquanti padri sopra la materia corrente, il Cardinal
di Mantoa con destre e accomodate parole lo propose, dicendo
in sustanzia che era cosa necessaria, ricercata da tutti i principi; che l’imperatore molte volte ne aveva fatto instanzia e
dolutosi che non fosse espedito questo capo immediate, e che,
coll’aversi occupato in vane questioni che non importano al
caso, s’abbia differita la conclusione principale; che questa
non è materia che abbia bisogno di disputa, ma solo di trovar
modo come esequire quello che ciascun giudica necessario;