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lettere di fra paolo sarpi. 201

promettono che non sarà offeso il suo onore. Ma l’arcidiacono ha ricevuto d’andare alle Sette chiese, cioè per tutta Roma, scalzo, con una candela in mano. Non v’ha dubbio che questa è una attestazione che le azioni fatte qui sieno state scellerate, e abbino meritato castigo. Questo è un uomo molto cattivo; ha detto assai cose false contro l’onor pubblico e contro li suoi amici, e incita per quanto può il papa e gli altri contro la Repubblica: ma superfluamente, perchè volontà non manca loro, e forze egli non può somministrargliene. Delli sei che rimangono, oltra me, non ne avranno alcuno; sì perchè adesso stanno molto comodi, come anco perchè sono stati assai risoluti: ma di me, con li stili,1 ho qualche dubbio; non però con travaglio, sì perchè mi rimetto a Dio, come anco perchè non mi dispiacerà, e so che per lo passato questi tentativi li sono riusciti male.

La sua delli 8 gennaio, che doveva venir per il corriero già 15 giorni, non è stata ricevuta da me allora, come le scrissi, nè ora: il che li sia per avviso.

Le cose degli Svizzeri si sanno qui; non solo quelle che passano tra Lucerna e Basilea per il passamentier, ma ancora, tra Lucerna e Zurigo, per un beccaro di quella città imprigionato in Lucerna, e altre differenze tra Fribourg e Berna per alcuni Belgi sudditi in comune. Io son del suo parere, che non si finirà sin che non succeda qualche discordia armata in quella nazione; perchè discordia d’ani-


  1. Si vede in questa formula, sì spesso ripetuta, come una continuazione del motto famoso: stilo romanæ curiæ.