Pagina:Sarpi - Lettere, vol.1, Barbèra, 1863.djvu/75

Da Wikisource.

lettere di fra paolo sarpi. 15

bianca, la quale aveva già appetito peripatetico d’essere empita di questi caratteri, l’ho voluta contentare, come l’agente fa alla materia prima. Adunque qui farò fine, e li bacio la mano.

Di Vinezia, il 9 ottobre 1604.




IX. — A Monsignor Luigi Lollin.1


Sarà così tarda questa mia risposta alla lettera gratissima di V. S. illustrissima del 3, come se venisse d’India. Delli 10 giorni primi non ne ho colpa, chè tanto stette a venirmi in mano: della dilazione seguente me ne accuso, poichè parte le mie occupazioni, parte la negligenza, m’hanno ridotto a questo giorno. Alla petizione sua, mi dicono che Hua e Huet in francese significa il Nibbio, latine Milvus. Quell’uccello sebbene in altre provincie della Francia è nominato Milan, in Normandia però si chiama vulgarmente Huet, contuttochè in ambi due li nomi per tutto sieno ugualmente intesi. Veramente li putti ebbero molta ragione; perchè vedere un domenicano in pulpito, con le braccia levate ed allargate, sicchè scuopre il petto bianco e le ali della cappa negreggianti, è vedere un nibbio quando in aria con le ali larghe pare star fermo. Ma che sforzata soprannominazione è quella, che meriti esser chiamato Nibbio chi non prova quel che propone; se non ci è qualche particolare ragione per la quale il nibbio si compari al peccato originale? Avrà


  1. Inedita: dagli Archivi di Venezia.