Pagina:Sarpi - Lettere, vol.2, Barbèra, 1863.djvu/160

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152 lettere di fra paolo sarpi.

Savoia: però lo stato di questo non è in così mali termini come il loro. Egli temendo che li Spagnuoli, cadute le nevi, quando il passo del Delfinato non sarà facile, possino fare qualche tentativo, ha accresciuto le sue genti con quattro mila francesi sotto il duca di Nemours, e se ne stanno così. Il principe Filiberto suo figliuolo ha accelerato il suo viaggio in Spagna, dove a quest’ora forse deve essere. Alcuni dicono che non era così volontà del padre, ma ch’egli ha temuto di non esser richiamato da lui. Ed è vero. Spagna ha intelligenza eziandio con i figli contra il padre; politica nuova nell’Italia, ma vecchia nella monarchia di Spagna: e, per me, credo che di questa lezione i Gesuiti ne tengono scuola, ed è sicuro che assolverebbono d’ogni colpa il diavolo, quando questo volesse accordarsi con loro. Ora consideri V.S. quel che si può sperare costì, e noi qui.

Ma io son troppo importuno con tanta lunghezza, alla quale m’ha trasportato il gusto del parlar con lei, qual doveva però esser moderato e non voler corrispondere all’affetto, come cosa impossibile. Farò fine baciandole la mano.

Di Venezia, il 12 ottobre 1610.




CLVIII. — Al medesimo.1


Io resto pieno di maraviglia, che V.S. innanzi il giorno de’ 29 settembre, quando è scritta la sua, ricevuta da me ultimamente, non abbia avuto le


  1. Pubblicata, come sopra, pag. 300.