Pagina:Saul.djvu/10

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6 saul

Io ten recava.... Ma Saúl, ben veggio,
Non è in se stesso, or da gran tempo: in preda
Iddio lo lascia a un empio spirto: oh cielo!
20Miseri noi! che siam, se Iddio ci lascia? —
Notte, su, tosto, all'almo Sole il campo
Cedi; ch'ei sorger testimon debb’oggi
Di generosa impresa. Andrai famoso
Tu, Gelboè, fra le più tarde etadi,
25Che diran: David qui se stesso dava
Al fier Saulle. — Esci, Israél, dai queti
Tuoi padiglioni; escine, o re: v’invito
Oggi a veder, s’io di campal giornata
So l’arti ancora. Esci, Filiste iniqua;
30Esci, e vedrai, se ancor mio brando uccida.


SCENA II.


GIONATA, DAVID.

GIONATA

Oh! qual voce mi suona? odo una voce,
Cui del mio cor nota è la via.

DAVID

Chi viene?...
Deh, raggiornasse! Io non vorría mostrarmi
Qual fuggitivo....