Pagina:Savonarola-Poesie-(1862).djvu/24

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ris, 1853), a pag. 483 del secondo volume. Fu data ancora dal Madden, volume secondo, pag. 403; dal Paul, parte prima, pag. 339, e dall’Aquarone, volume secondo, pag. lxxi. II Rapp ne diede una versione tedesca; e lo scrittore anonimo della Vita del Savonarola stampata a Londra nel 1843, la riprodusse volta in inghilese. Questa laude è l’ultima delle poesie che Fra Benedetto ci serbò del suo maestro.


XV.


Ad Iesum, quando ad pedes eius Maria flebat, Carmen.


È anche, scritta di mano del Frate, nel Breviario che egli usava, e che si conserva fra le preziosità della Palatina di Firenze. Di qui l’ebbe l’Audin, che la pubblicò al n. XII della sua raccolta; e dopo lui fu ristampata dal Madden, pag. 399 del volume secondo. Noi diamo la lezione dell’autografo Borromeo, segnando a piè le varianti dell’autografo Palatino, di cui pure riproduciamo il fac-simile. È la quarta di quelle trascritte da Fra Benedetto.


XVI.


Pro Itinerantibus.


Edita dall’Audin, al n. XIII, sul codice di Fra Benedetto, e coll’aggiunta di alcuni versi ch’ebbe da una scorrettissima copia esistente nella Palatina. Il Madden, seguendo la stampa procurata dall’Audin, la diede nell’Appendice di seguito alla sua Storia, a pag. 400 del secondo volume.


XVII.


Oratio pro Ecclesia, etc. 1484.


La pubblicò prima l’Audin, al n. VIII; e poi l’Aquarone, volume secondo, a pag. xiii, sul codice Magliabechiano di Fra Benedetto.