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sulla origine delle stelle cadenti. 97

proprio del nucleo (fig. 7). Questa massa luminosa avea la figura di una pera; essa era bene contornata da tutte le parti, e rassomigliava ad una piccola nube, nella quale sopra un fondo lucido ad intervalli andavano or qua or là luccicando punti più luminosi simili a piccolissime stelle appena discernibili. Questo interessante fenomeno era totalmente scomparso nel giorno consecutivo. Esso dimostra non solo la struttura granulare della sostanza eiettata in quel tempo dal nucleo, ma anche la potenza delle forze interiori, che erano sufficienti a cacciar quella materia disgregata a distanza di più migliaia di miglia dal nucleo principale.

Rimane ora un’altra questione da esaminare: Qual’è la forza, che separa l’uno dall’altro quei corpuscoli, dalla cui agglomerazione i nuclei di certe comete sembrano in tutto od in parte risultare? Per quanto grande sia l’ignoranza in cui ci troviamo sulla composizione fisica delle comete, pure possiamo assicurare, che almeno due forze qui entrano in azione. Primieramente le forze interne di espansione e di proiezione che il nucleo sviluppa sotto, l’influsso del calore solare, quando la cometa, nel passare vicino al Sole, si gonfia e caccia fuori uno o più zampilli, solleva inviluppi sovra inviluppi, atmosfere sovra atmosfere. In queste violente ri-

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