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di eudosso, di callippo e di aristotele 95

redigenti1 meno una, le quali restituiscano sempre alla medesima posizione la prima sfera dell’astro immediatamente inferiore; perchè così soltanto avviene che si producano i movimenti dei pianeti. Ora, essendo le sfere, in cui si muovono, da una parte otto, e d’altra parte venticinque2, di esse soltanto quelle non dovranno esser rigirate all’indietro, dalle quali dipende il movimento dell’infimo di tutti (gli astri)3. Pei due primi (astri) le (sfere) reagenti saranno dunque sei, e per i quattro che seguono, sedici; e il numero totale delle sfere motrici e reagenti sarà di cinquantacinque. Che se al Sole ed alla Luna non si aggiungano i movimenti che abbiamo detto, il numero totale delle sfere sarà di quarantasette4.


appendice ii




Estratto dal Commentario di Simplicio al libro secondo di Aristotele, De Cæado5.


1. Primo dei Greci. Eudosso di Cnido (come narrò Eudemo nel secondo libro della Storia dell’Astronomia, e Sosigene dietro l’autorità d’Eudemo) dicesi aver per mezzo di simili ipotesi tentato di sciogliere il problema proposto, come narra Sosigene, da Platone a quelli che di tali cose si occupavano; con quali

  1. ἀνελιττούσας, cioè rivolgenti in senso contrario. Lo stesso termine è dai posteriori, come Sosigene e Simplicio, preso in più ampio significato, e comprende tutte le sfere del sistema, sia deferenti, sia reagenti: nel qual caso abbiam tradotto lo stesso vocabolo con la parola revolventi.
  2. Cioè otto quelle di Giove e di Crono (aventi quattro sfere ciascuno secondo Callippo), e venticinque quelle degli altri cinque astri (aventi ciascuno cinque sfere secondo Callippo).
  3. Cioè della Luna.
  4. Questo numero già così stava negli antichi esemplari, per testimonianza di Sosigene, Temistio, Simplicio, Alessandro e Porfirio, nei loro commenti ad Aristotele. Vedi su questo numero l’Appendice II, § 12
  5. Brandis, Scholia in Aristotelem edidit Academia Regia Borussica (Berolini 1836), pp. 498-504; Simplicii, Commentarius in IV libros Aristotelis De Cælo ex recensioine Sim. KKarstenii, mandato Regiæ Academiæ disciplinarum Nederlandicæ editus (Trajecti ad Rhenum 1865), pp. 219-229. Non ho tenuto conto dell'edizione aldina del 1526, malgrado le notevolissime differenze ch’essa presenta colle edizioni più recenti. Consta infatti fin dal 1810, per le ricerche d’Amedeo Peyron, d’illustre