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X. LA DIVINA SOTHIS.

La coincidenza approssimativa del levare eliaco di Sirio col principio dell’inondazione del Nilo aveva condotto gìà da tempo immemorabile gli Egiziani a considerare questi due fenomeni nella relazione di causa ed effetto. Divinizzata sotto il nome di Sothis, la stella fu considerata come una forma o una manifestazione della Dea Iside, e diventò celeberrima nella liturgia egiziana. Il prof. Brugsch così scrive su questo argomento nella sua recente opera sulla Religione e sulla Mitologia degli antichi Egiziani1: «L’apparizione d’Iside al mattino sotto forma della stella Sothis. che annunziava non soltanto il principio del nuovo anno, ma anche il cominciare della piena del Nilo, aveva un alto significato simbolico, che stava in intima relazione coll’essenza di quella divinità... In vari templi dell’Egitto (a File, a Siene, ad Edfu, e a Dendera) speciali onori si rendevano ad Iside-Sothis e speciali altari erano ad essa consacrati; innumerevoli iscrizioni ne celebravan la lode». E altrove2: «Le iscrizioni del tempio di Dendera non rifiniscono mai di celebrare la Dea Sothis di Elefantina (Satit), la signora del principio dell’anno, che a suo tempo fa inondare il Nilo». Una di queste iscrizioni è degna di particolare attenzione, come quella che assimila Sothis alla Dea Hatit della grande Apollinopoli3. Secondo il Brugsch Hatit significherebbe in egiziano bianca o bianco-splendida4: ovvio è il domandarsi, se qui per caso non si nasconda appunto un’allusione al colore della stella.

Nella stessa opera5 il Brugsch ha raccolto una lunga serie di titoli e di designazioni date alla Dea Iside nei monumenti egiziani e specialmente nelle iscrizioni che adornano esternamente ed internamente il tempio di Dendera. Ne trascrivo qui in italiano la parte che concerne Iside-Sothis. Essa

  1. H. Brugsch, Religion und Mythologie der alten Aegypter, p. 648. Leipzig, 1888.
  2. Ibid. p. 301.
  3. Ibid. p. 301.
  4. Ibid. p. 301.
  5. Ibid. p. 646.