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24 le sfere omocentriche

questo all’opera di Eudosso περὶ ταχῶν, conferma le indicazioni d’Aristotele. Aggiunge poi, che il movimento della terza sfera non si fa (come avviene per la Luna) in senso contrario alla seconda, ma bensì nel medesimo senso (§ 2), cioè secondo l’ordine dei segni; e che tal moto è di gran lunga più lento del moto della seconda sfera. L’insieme di queste notizie mostra abbastanza quale era la natura dei movimenti solari secondo Eudosso; a meglio comprenderla ed illustrarla serviranno le osservazioni che seguono:

In primo luogo dobbiam notare, che circa le velocità delle due sfere interiori è qui caduto Simplicio nel medesimo errore che già abbiamo indicato per la Luna. Se infatti la terza sfera si muovesse, com’egli dice, con moto lentissimo sopra un circolo obliquo rispetto al piano dell’eclittica, è manifesto che il Sole si troverebbe generalmente trasportato in una latitudine boreale od australe; e le sue variazioni in latitudine essendo supposte assai lente, quell’astro nel suo moto annuo non descriverebbe già col suo centro un circolo massimo, come Simplicio stesso indica, ma per lo più un circolo minore, parallelo


    sempre, che già ai tempi di Nabonassar i Caldei sapessero indicare almeno prossimamente le epoche per cui doveva aspettarsi un’eclisse di Luna, e che ciò facessero col ciclo di 223 lunazioni, da loro a prezzo di lunghe e continuate osservazioni inventato. Una recente scoperta è venuta a confermare ed anzi a estendere questa mia supposizione. Il signor Smith ha decifrato, non è molto tempo, una tavoletta assira, scritta in carattere cuneiforme, della quale il senso è questo: «Al re mio signore, il tuo servo Abil-Istar. La pace protegga il re mio signore, Nebo e Merodach gli siano favorevoli; gli Dei gli concedano lunga vita, salute e contentezza. Rispetto all’eclisse di Luna, per la quale il re mio signore ha inviato nelle città di Akkad, di Borsippa e di Napur, io ho fatto l’osservazione nella città d’Akkad; l’eclisse è avvenuta, e ciò invio al mio signore. Per l’eclisse del Sole, io ho fatto l’osservazione; l’eclisse non è avvenuta, e di ciò pure rendo conto al mio signore. L’eclisse di Luna, che si verificò, ha relazione cogli Hittiti, e significa distruzione per la Fenicia e per i Caldei. Il nostro signore avrà pace, e l’osservazione non indica per lui alcuna disgrazia. La gloria sia col re mio signore». Apprendiamo da questo importante monumento le seguenti cose, fra molte altre: l.° Che i Caldei e gli Assiri usavano, prima della caduta dell’Assiria, predire l’epoca delle eclissi lunari e solari; probabilmente a ciò impiegando il ciclo di 223 lune; 2.° Che le loro regole valevano per la Luna, ma erano soggette a mancare pel Sole, il che indica ignoranza del calcolo delle parallassi: anche Diodoro assicura la stessa cosa nel suo libro secondo; 3.° Che a questi fenomeni gli astronomi e astrologi caldei aveano saputo dar l’importanza di affari di Stato.