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sono le cellule gli speciali agenti bactericidi nell’organismo, ma i succhi organici: alle cellule spetta invece l’ufficio di inglobare e trasportare i germi uccisi per opera di detti liquidi.

Gli animali sono congenitamente refrattari, quando sussistono nel loro sangue sostanze bactericide e divengono immuni o guariscono dalle malattie infettive, allorchè nel siero del sangue si formano queste sostanze.

Il potere bactericida del sangue di un animale diviene più efficace ed intenso, quando l’animale è trattato con mezzi specifici di vaccinazione ed allora si dice che esso ha conseguito una immunità attiva. L’animale immunizzato attivamente, fornisce un siero che in vitro è capace di distruggere i bacteri, verso cui l’animale era stato vaccinato, e questo siero agisce così, anche se introdotto nel corpo di un altro individuo sano, il quale allora acquista pure uno stato di immunità, che dicesi immunità passiva. Anche se l’animale in cui si introduce il siero attivo è infetto, può avvenire la distruzione dei bacteri, e aversi così la guarigione; su ciò è fondata la sieroterapia.

In questo modo si è data una interpretazione chimica ai fenomeni della immunità, in contrapposto al carattere prettamente biologico della teoria fagocitaria.

Stabiliti i fondamenti della teoria umorale, si pose il problema della natura e della origine delle sostanze bactericide.

Il Buchner fu il primo ad occuparsi di tale questione e affermò che sono i leucociti che producono, per un processo di secrezione, queste sostanze bactericide, alle quali egli dette il nome di alexine.

Uno dei principali argomenti in favore della teoria del Buchner è questo, che un essudato ha tanto maggior potere bactericida, quanto più leucociti contiene, anche se questi sono privi di attitudini fagocitarie.

Se, mediante il congelamento, si distruggono tutti i leucociti di un essudato, non diminuiscono tuttavia le proprietà bactericide di questo liquido; in qualche caso anzi si esaltano (Latschenko), il che dimostrerebbe che le sostanze bactericide sono contenute entro il corpo dei leucociti.

Questa teoria del Buchner, che assegna ad una sola specie di cellule la capacità di elaborare sostanze bactericide, è da molti trovata troppo esclusiva, e invero non si può a priori negare che anche le cellule di altri tessuti possano produrre sostanze antibacteriche, destinate a versarsi poi nel sangue e